tag:blogger.com,1999:blog-68936712246572640932024-03-13T20:04:05.584+01:00spazio02Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.comBlogger32125tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-66700194303491401812014-06-03T11:08:00.005+02:002014-06-03T11:08:46.934+02:00Caravaggio e caravaggeschi in mostra a Novara<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La mostra inaugurata lo scorso sabato al Broletto di Novara propone una visione d'insieme dell'influenza della pittura di realtà, promossa dai caravaggeschi, nel novarese; in mostra i capolavori provenienti dalla diocesi e dalle collezioni civiche di Novara e ospite d'onore, cuore dell'esposizione, l'<i>Ecce homo</i> del Caravaggio, proveniente dai Musei di Strada Nuova-Palazzo Bianco di Genova. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-bZnPUgTx0ps/U42AZTOhJGI/AAAAAAAAAuE/UL18ENIyPMA/s1600/CaravaggioEcceHomo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-bZnPUgTx0ps/U42AZTOhJGI/AAAAAAAAAuE/UL18ENIyPMA/s1600/CaravaggioEcceHomo.jpg" height="320" width="291" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Ecce homo</i>, Michelangelo Merisi da Caravaggio, 1605.</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: white;"><br /></span><div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Un intenso lavoro di studio e ricerca ha portato i curatori Anna Maria Bava e Francesco Gonzales alla riscoperta di capolavori di Valentin de Boulogne (il -<i>Valentino Francese, il quale andaua imitando lo stile di Michelagnolo da Caravaggio-</i>come<i> </i>scrisse<i> </i>Giovanni Baglione nel 1642 nelle sue <i>Vite</i>) di Nicolas Tournier, che conobbe l'opera del Caravaggio durante un soggiorno a Roma, Domenico Fiasella, amico stretto di Orazio Gentileschi, Giuseppe Vermiglio, di cui ancora molto si deve conoscere altri esponenti dell'influenza caravaggesca nel Nord Italia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La mostra è suddivisa in sezioni: il territorio, che propone alcune significative opere della diocesi di Novara, il collezionismo privato con alcuni dipinti da poco restaurati provenienti dai Musei Civici e, nell'ultima sezione, dedicata agli "emigranti", opere provenienti dalla Capitale, ma di pertinenza delle parrocchie del territorio, come il <i>San Carlo in preghiera</i> dello stesso Giovanni Baglione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Particolarmente interessante il gruppo di opere di Tanzio da Varallo, il pittore di Alagna, rivalutato solamente negli ultimi sessant'anni grazie a Longhi e Testori e forse il più rappresentativo tra i pittori presenti del fervore artistico manifestatosi tra Piemonte e Lombardia, a cavallo tra XVI e XVII secolo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-5ZBWoIKDUYk/U42NFXfkQtI/AAAAAAAAAuU/PDcHLtkDCUY/s1600/29537690_caravaggio-la-pittura-di-realt-in-mostra-novara-0.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-5ZBWoIKDUYk/U42NFXfkQtI/AAAAAAAAAuU/PDcHLtkDCUY/s1600/29537690_caravaggio-la-pittura-di-realt-in-mostra-novara-0.jpg" height="320" width="225" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Capolavori caravaggeschi a Novara. Pittura di realtà a Novara e nel suo territorio</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Broletto di Novara, dal 31 maggio al 20 luglio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Apertura: martedì-venerdi 9-19, sabato-domenica 10-19, lunedì chiuso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ingresso gratuito.</span></div>
Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-69943166186719838812014-02-28T09:59:00.000+01:002014-02-28T09:59:05.290+01:00Haris Epaminonda, anteprima italiana alla Querini Stampalia<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br />La Fondazione Querini Stampalia propone <b><i>Chapter IV</i></b>, la prima mostra personale in un’istituzione italiana dell'artista cipriota Haris Epaminonda (1980, vive e lavora a Berlino).</span><br />
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-XvosyStadkw/UxBP0tx9uOI/AAAAAAAAAk8/2Yh75Jz4i6c/s1600/Haris-Epaminonda-Untitled-02+(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-XvosyStadkw/UxBP0tx9uOI/AAAAAAAAAk8/2Yh75Jz4i6c/s1600/Haris-Epaminonda-Untitled-02+(1).jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /><br />Haris
Epaminonda si è affermata negli ultimi anni come una delle figure
centrali nel panorama artistico della sua generazione a livello
internazionale. Proprio a Venezia, nel 2007, Epaminonda ha
co-rappresentato (insieme a Mustafa Hulusi) Cipro alla Biennale d’Arte.<br /><br />Alla
presenza in Biennale ha fatto seguito la partecipazione alla Biennale
di Berlino nel 2008 e l’invito a dOCUMENTA(13) nel 2012. Mostre
personali le sono state dedicate da Malmö Konsthall (2009), Tate Modern
di Londra (2010), MoMA-Museum of Modern Art di New York (2011) e Schirn
Kunsthalle Frankfurt, in Germania (2011).<br /><br />L’esposizione veneziana, curata da <b>Chiara Bertola</b> con <b>Andrea Viliani</b> (in qualità di co-curatore ospite) e allestita nell’area Carlo Scarpa, è il risultato di una co-produzione internazionale fra <b>Fondazione Querini Stampalia, Centro d’arte contemporanea Point di Nicosia, Modern Art di Oxford e Kunsthaus di Zurigo</b>, dove differenti versioni della mostra sono state presentate negli scorsi mesi. <br /><br /><i>Chapter IV</i> è stata inoltre realizzata in collaborazione con la <b>Galleria Massimo Minini di Brescia</b>, grazie al fondamentale sostegno del marchio made in Italy <b><i>luxury shoes</i> Ballin</b> di Fiesso d'Artico (Venezia) e al supporto del <b>Ministero dell'Educazione e della Cultura di Cipro</b>.<br /><br />L'artista
utilizza spesso materiali preesistenti come fotografie tratte da libri e
oggetti trovati che assembla con sculture e film combinati a strutture e
supporti da lei progettati. Le sue installazioni, i <i>display espositivi</i>
come anche gli interventi sull'architettura, danno origine a enigmi
visivi che rinviano a una moltitudine di significati. Il suo linguaggio
spesso tende all'astrazione ed evoca atmosfere misteriose che sfuggono a
ogni precisa classificazione.<br /><br />Molti si ricordano il lavoro di
Haris Epaminonda (insieme a Daniel Gustav Cramer) nella palazzina della
Hauptbahnof di Kassel all’ultima dOCUMENTA(13). Quella mostra,
disseminata su tre piani, apparì sorprendente per il modo frammentario,
dislocato, ritmico che si ricomponeva in qualcosa di unitario soltanto
alla fine del percorso... Si aveva la sensazione di camminare in una
casa/museo in cui le cose/opere erano perlopiù nascoste. Tutto era sui
limiti, ai bordi, nascosto negli angoli, sospeso...sino a che, nel
procedere, lo spazio si andava definendo e ricomponendo come nelle
sillabe di una frase che si svelava man mano.<br /><br />La mostra di Haris Epaminonda alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia è la quarta tappa del <i>tour</i>
europeo. L'artista interviene all'interno dello spazio realizzato da
Carlo Scarpa e presenta una nuova versione del suo ultimo film <i>Chapters</i>.
A Venezia, il complesso articolarsi di citazioni d’oriente, la
raffinatezza cromatica e formale come il risuonare di geografie e
temporalità lontane e vicine dello spazio di Scarpa, hanno indotto
l’artista a rapportarsi anche con il grande architetto. <br /><br />“A
Venezia, Haris Epaminonda gioca di nuovo con il display della mostra:
usa lo spazio in se come una partitura – spiega Chiara Bertola - dove i
materiali diventano segni che si ricompongono come in una pittura
tridimensionale. L’artista risponde e dialoga con l’architettura di
Scarpa con un contrappunto geometrico, una punteggiatura raffinatissima
che amplifica, sottolinea, tridimensiona, espande la complessita’ del
linguaggio dell’architettura”. <br /><br />Il centro della mostra è rappresentato da <i>Chapters</i>, un film di quattro ore girato nell’autunno del 2012 a Cipro su pellicola 16 mm. <i>Chapters</i> è ad oggi il film più elaborato dell’artista. Alla Querini Stampalia <i>Chapters - </i>originariamente
mostrato integralmente su quattro schermi, con il sonoro di 'Part Wild
Horses Mane On Both Sides' - sarà decostruito in un inedito
adattamento. <br /><br />“La radicale congruenza fra l'intervento di
Epaminonda e lo spazio espositivo – sostiene Andrea Viliani - va inoltre
ricondotto alle location del film Chapters, l'isola di Cipro, le cui
relazioni storiche con una città come Venezia si sono sedimentate nella
storia stessa della città, porta dell'Europa verso quell'Oriente,
continuamente e fantasmaticamente evocato sia nella narrazione aperta,
fluttuante, onirica di Chapters come in vari elementi del progetto
architettonico e decorativo scarpiano”.<br /><br />In <i>Chapters</i>
Epaminonda propone nondimeno alcuni degli “stilemi” del suo linguaggio
artistico: i vasi, lo scorrere dell’acqua, il monumento, le rovine, i
paesaggi, le palme, gli animali. Un vocabolario di oggetti e immagini
che consentono di investigare la nozione di tempo e la permeabilità
della memoria. In un’atmosfera densa di misticismo, uomini, donne,
animali e oggetti si muovono e interagiscono, compiendo azioni e gesti
rituali carichi di una molteplicità di possibili significati,
enfatizzati spesso dalla lentezza dell’esecuzione o attraverso la
tecnica dello <i>stop motion</i>. <br /><br />Il film si sviluppa attraverso
gesti minimi e coreografici con una sequenza narrativa frammentata. Il
principio di dualità e il simbolismo sono la bussola per orientarsi in
questo viaggio spirituale in cui continuamente dialogano e si rispondono
coppie di concetti e elementi: il pieno e il vuoto, il sole e la luna,
l’acqua e il deserto, il bianco e il nero, l’interno e l’esterno, l’uomo
e la donna, la natura e la cultura. Un viaggio in uno spazio fisico e
mentale, o in un tempo sospeso, malinconico e allo stesso tempo astratto
in cui lasciare affluire emozioni e costruzioni immaginarie, i cui
possibili riferimenti spaziano da Beato Angelico a Sergei Parajanov a
Pier Paolo Pasolini, dall’architettura greco-romana e bizantina a Carlo
Scarpa.<br /><br />La mostra sarà accompagnata da un libro d’artista edito nel corso dell’esposizione da <b>Humboldt (Milano)</b> e co-prodotto dalla <b>Kunsthaus di Zurigo</b>, dalla <b>Fondazione Querini Stampalia</b>, la <b>Galleria Massimo Minini</b> <b>di Brescia</b> e la <b>Rodeo Gallery di Instabul</b>.<br /><br />Un ringraziamento particolare a <b>Crovato Pavimenti</b> srl di Venezia e a <b>Enea Righi</b> e <b>Lorenzo Paini.</b><br /><br /><br /><b><u>Scheda Tecnica<br /></u>Titolo:</b> Haris Epaminonda. Chapter IV<br /><br /><b>Mostra a cura di</b>: Chiara Bertola con Andrea Villani<br /><br /><b>Promossa da</b>: Fondazione Querini Stampalia, Venezia<br /><br /><b>Istituzioni partner:</b> Centro d’arte contemporanea Point, Nicosia; Modern Art di Oxford; Kunsthaus, Zurigo<br /><b>In collaborazione con</b>: Galleria Massimo Minini, Brescia<br /><br /><b>Con il sostegno di:</b> Ballin, Fiesso d'Artico (Venezia)</span>matteohttp://www.blogger.com/profile/08134816866247354088noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-60472131595423797122014-02-28T09:56:00.000+01:002014-02-28T09:56:12.315+01:00ARTE 3D la nuova ipotetica frontiera della sculturaL'arte in 3D potrebbe essere una nuova frontiera artistica.(<i>E poi non dite che non ve l'avevamo detto</i>)<br />
<br />
Partiamo dal presupposto che l'ARTE ha sempre utilizzato materiali "<i>contemporanei</i>" (<i><span class="Syn">simultaneo</span> che vive o si verifica nello stesso tempo di un altro ndr</i>) dai pigmenti naturali sulle rocce delle caverne fino ai colori fluorescenti del 900, l'arte diciamo è la massima coaugulazione della contemporaneità a livello semantico e materico ed in sè raccolta l'attualità.<br />
I materiali nella scultura, come però in tutta l'arte, sono state sempre alla base delle evoluzioni artistiche, pensiamo alla scoperta dell'argilla, del bronzo, del ferro ma anche ai pigmenti, ai colori artificiali ai tessuti ecc.<br />
Di sicuro l'arte non si è certo fermata alla tela e al pennello, bensì si è evoluta in una maniera quasi impercettibile quasi ovvia e scontata.<br />
Oggi attraverso la tecnologia del nuovo millennio può nuovamente e completamente rinnovarsi nell'ambito della scultura, attraverso la stampante in 3D ...<br />
con un pò di fantasia ognuno di noi potrà diventare uno scultore al pari del Canova o Michelangelo.<br />
La tecnologia 3D oramai è in continua evoluzione, le sue potenzialità sono illimitate e la sua diffusione seppur lenta nel Bel Paese sta letteralmente cambiando il modo di ragionare e di vedere le cose.<br />
Farà strano pensare che già esistono programmi tipo Torrent o E-Mule per modelli tredimensionali e che nei centro commerciali vendono già stampanti con annesse bobine di polimeri attorno ai 1500 euro.<br />
La tecnologia tredimensionale sta già trovando un sacco di applicazioni innovative ecco alcuni esempi : nel campo medico oggi si stampano arterie, fegati e notizia dell'altro giorno anche un cuore. Nel campo militare attraverso la diffusione di modelli di pistole 3D funzionanti ma anche nella moda con la stampa di abiti completamente fatti di polimeri plastici.<br />
Il funzionamento del 3D è realmente fantastico ed intuitivo, oggi con degli scanner 3D si può ricreare sul PC un modello e volendo lo si può modificare con la prossima versione di Photoshop, poi riprodurlo all'infinito o meglio ancora "condividerlo" e renderlo social, come quegli status che pubblicate giornalmente su FB, basterà avere un PC e una stampante di polimeri 3D ed ognuno potrà riprodurre ciò che hai condiviso.<br />
Detto ciò, visti i passi da gigante fatti nel campo della medicina, della moda, della tecnologia ma anche nel campo bellico questa evoluzione potrebbe realizzare una statua talmente reale da far sembrare il Canova un principiante (col trucco della stampante)<br />
Ridendo e scherzando, artisti 2.0, potrebbero mettere in posa per qualche decina di secondo dei modelli, scannerizzarli e riprodurli in 3D, e quest'opera non sarà UNICA ma potrà essere in egual modo presente ovunque, in tutti i musei, in tutte le case in tutti gli uffici. Un'arte fruibile,gratuita (quasi), senza frontiere, visibile, visitabile e democratica. Ma non solo! Il campo tredimensionale permette di creare opere uniche ed impossibili da creare a mano, pensiamo al creare una sfera dentro un'altra sfera principio che permetterebbe di creare con polimeri trasparenti anche un'involucro con dentro determinati oggetti.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://static.stylosophy.it/stwww/fotogallery/625X0/126265/dita-von-teese-indossa-labito-3d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://static.stylosophy.it/stwww/fotogallery/625X0/126265/dita-von-teese-indossa-labito-3d.jpg" height="237" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Abito 3D </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-wRAczwf2lBg/Us1zPlok9-I/AAAAAAAAAis/FfV577-VV0c/s1600/3d.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-wRAczwf2lBg/Us1zPlok9-I/AAAAAAAAAis/FfV577-VV0c/s1600/3d.jpg" height="178" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">futuri scanner 3D</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Certo questa teoria può sembrare fantasiosa ma a breve vedremo sicuramente le prime opere è questione di giorni, già il mese scorso in alcune fiere si ricreavano piccole riproduzioni di piccoli animali.<br />
Però attenzione. anche la tecnologia ha il suo lato negativo, e l'arte e la democrazia spesso non vanno d'accordo.Seppur riusciremo a ricreare statue essenzialmente perfette, è la perfezione ciò che rende un opera di prestigio? E ancora, la possibilità di condividere un'opera non la svaluta al momento stesso? L'Arte tecnologica avrà veramente un suo spazio nel prossimo futuro?<br />
<br />
<div style="text-align: right;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: right;">
<i>Matteo</i></div>
Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-51598768304430970052014-02-19T15:45:00.004+01:002014-02-19T21:21:54.510+01:00Matisse in mostra a Ferrara<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Espressione attraverso sintesi di forma e purezza </span><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">cromatica</span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-RSywUKAvZ2A/UwSIqd4EBmI/AAAAAAAAAtY/1weJxbZQIbE/s1600/matisse-icaro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-RSywUKAvZ2A/UwSIqd4EBmI/AAAAAAAAAtY/1weJxbZQIbE/s1600/matisse-icaro.jpg" height="320" width="243" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Icaro</i>, 1947.</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Una volontà di rottura laica e di riconversione che si manifesta in un espressionismo iconico caratterizzato dalla forma, campita dal disegno e rivestita di colori puri. La figura umana, necessaria e irrinunciabile, si manifesta in campiture cromatiche e altro non intende rimandare se non a se stessa, al presente terreno e tragico. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Non è possibile caricarla di austeri significati metapsicologici, la figura di Matisse esprime stati d'animo generali della condizione umana, partendo dalla raffigurazione della realtà.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Proprio la figura e la sua pura espressione sintetica, di forma, linea, disegno e colore terso, carico, sono il tema fondamentale della mostra <i>Matisse. La forza della linea, l'emozione del colore, </i>che aprirà al pubblico sabato 22 febbraio a Palazzo Diamanti, a Ferrara, frutto del sapiente lavoro della Fondazione Ferrara Arte e curata da Isabelle Monod-Fontaine, vice-direttrice del Centre Pompidou e accreditata studiosa dell'opera di Matisse. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In mostra oltre cento opere, tra dipinti, sculture e disegni, a delineare l'avventuroso percorso che ha condotto il capofila della fascia <i>fauve</i>-espressionista a raggiungere l'alta espressione della figura umana, quella femminile in particolar modo, muovendosi dalla lezione di Cézanne, da cui prende il senso della costruzione compositiva nell'opera, e Signac, che gli permette di conoscere e governare il luminismo derivante dall'accostamento dei colori puri. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'accostamento di colori primari, puri, o complementari, in ampie campiture che governano lo spazio attanagliato da figure umane ridotte e schiacciate: ecco come Matisse è riuscito a muovere l'animo umano, riportando al centro della ricerca artistica il valore della figura e del suo carico emozionale capace di esprimersi con pochi elementi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A presto la recensione della mostra.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-Cx3gRLIuARw/UwTCFYp9xlI/AAAAAAAAAto/vcYH_OeQiOU/s1600/leadImage_ftaslider.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-Cx3gRLIuARw/UwTCFYp9xlI/AAAAAAAAAto/vcYH_OeQiOU/s1600/leadImage_ftaslider.jpg" height="137" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Giovane donna in bianco, sfondo rosso</i>, 1946.</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Matisse. La forza della linea, l'emozione del colore </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> Ferrara, Palazzo dei Diamanti</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> 22 febbraio - 15 giugno 2014</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: white;">Per informazioni:</span> <a href="http://www.palazzodiamanti.it/1203">palazzodiamanti.it/matisse</a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-183090779909533292013-10-08T21:47:00.000+02:002013-10-08T22:00:14.197+02:00Appunti di viaggio. La Sacra di San Michele<h4>
<b style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large; text-align: justify;">Silenzio ed estasi</b></h4>
<h3>
<b style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-large; text-align: justify;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-gZ28RAsfWV0/UlReue6p5oI/AAAAAAAAAsw/V24o_6cdNz4/s1600/san+michele.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="http://2.bp.blogspot.com/-gZ28RAsfWV0/UlReue6p5oI/AAAAAAAAAsw/V24o_6cdNz4/s320/san+michele.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="color: white; font-size: x-small;">Sacra di San Michele. Veduta dell'abbazia.</span></i></td></tr>
</tbody></table>
</b></h3>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Un monte dalla dolce altezza ma d'impervii pendii, un sentiero silenzioso immerso nella vegetazione, una vista a volo d'uccello che lascia senza parole, un'esperienza di piacevole e commovente estasi...questa è la Sacra di San Michele. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span><br />
<br />
<a name='more'></a><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'imponente complesso architettonico che sorge sulla cima del monte Pirchiriano, dove comincia la Val di Susa, votato a San Michele Arcangelo, divenuto simbolo del patrimonio artistico e culturale di quella bella e curiosa regione che è il Piemonte, a cui s'ispirò Umberto Eco per ambientare il <i>Nome della rosa</i>, </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">è una meta per cui valgono la pena attesa e difficoltà del viaggio, soprattutto se si decide di raggiungerla a piedi, ripercorrendo l'antica strada mulattiera. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-small;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-M03iP24o3gw/UlQ8aQyukNI/AAAAAAAAArM/ErisQ1QLR20/s1600/101_4157.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="http://1.bp.blogspot.com/-M03iP24o3gw/UlQ8aQyukNI/AAAAAAAAArM/ErisQ1QLR20/s320/101_4157.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">Abbazia di San Michele. Veduta dalla foresteria minore</span></i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Edificata </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">tra la fine del X e l'inizio dell'XI secolo</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">su un antico <i>castrum </i>romano e sorta vicino al sacello voluto da San Giovanni Vincenzo, che proprio tra i boschi del Pirchiriano condusse la propria vita di eremita, </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">la Sacra fu</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> affidata all'ordine benedettino, su iniziativa del conte Ugo de Montboissier d'Alvernia e divenne importante tappa per i pellegrini di alto rango.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">La fertile stagione benedettina cominciò ad esaurire agli inizi del XIV, con il malgoverno dell'abate Pietro di Fongeret e la conseguente nomina di commendatari in sostituzione degli abati, sino al completo</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">decadimento, con la soppressione del monastero nel 1629 per volere di Papa Gregorio XV su consiglio del cardinale Maurizio di Savoia. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Dopo quasi due secoli di abbandono e decadenza, nel 1836 il principe Carlo Alberto di Savoia offrì al fondatore dell'Istituto della carità, Padre Antonio Rosmini, la possibilità d'istituire a San Michele la propria congregazione, la cui ufficialità vaticana venne emessa il medesimo anno mediante un breve di Papa Gregorio XVI. Da allora l'ordine rosminiano è amministratore e custode della sacra, coadiuvato dal gruppo laico degli Ascritti, anch'essi vicini allo spirito dell'ordine. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Sotto la direzione rosminiana, e grazie al proficuo interesse della regione Piemonte, la Sacra ha ritrovato il proprio splendore, emozionando i propri visitatori che tra speroni di rocce e viste mozzafiato possono vivere un momento di silenziosa serenità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-osd95PsUXgo/UlA0xRN5BZI/AAAAAAAAAq8/GSg4QC3CeYI/s1600/1003777_10201857683507993_1600508785_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: black;"><img alt="" border="0" height="240" src="http://3.bp.blogspot.com/-osd95PsUXgo/UlA0xRN5BZI/AAAAAAAAAq8/GSg4QC3CeYI/s320/1003777_10201857683507993_1600508785_n.jpg" title="Scalone dei Morti" width="320" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">Abbazia di San Michele. Scalone dei Morti.</span></i></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Percorso un breve sentiero nascosto nella boscaglia che caratterizza il Pirchiriano, l'antico "monte dei Porci", si raggiunge un piccolo piano dove campeggia lo sperone roccioso fondamenta dell'imponente abbazia e ove sorgeva il Sepolcro dei monaci, un antico tempietto cimiteriale di cui rimangono poche tracce, se non l'abside trilobata. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Proseguendo sulla strada lastricata si raggiungono gli edifici, in parte ricostruiti, delle antiche</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> foresterie </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">benedettine</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">, maggiore e minore, dal quale si accede alla via che conduce verso il cuore del complesso abbaziale. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-StMFsPdxTuk/UlQ-JsLLY5I/AAAAAAAAArY/XcqBM0Xh9Fc/s1600/101_4170.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: black;"><img border="0" height="240" src="http://2.bp.blogspot.com/-StMFsPdxTuk/UlQ-JsLLY5I/AAAAAAAAArY/XcqBM0Xh9Fc/s320/101_4170.JPG" width="320" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;"><i>Sacra di San Michele. Particolare dei capitelli e <br />dello stipite dx del Portale dello Zodiaco.</i></span><br />
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: small;"><br /></span></div>
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: small; text-align: justify;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: small; text-align: justify;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Si rimane certamente senza fiato a</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">l cospetto del maestoso ingresso, la cui magnificenza e grandezza trova massima espressione nel massiccio della facciata, alta ben 41 metri e coronata dall'abside romanico caratterizzato da una loggia ad archetti detta "dei Viretti". </span></span></div>
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: small; text-align: justify;">
</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: small; text-align: justify;"></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: small; text-align: justify;"><span style="color: white;">Un ultimo sguardo al panorama e accediamo nell'angusto atrio a pareti in roccia viva su cui spicca un impressionante pilastro di sostegno, che regge il peso della chiesa soprastante e attorno al quale si snoda lo Scalone dei Morti, dimora sepolcrale di vecchi monaci benedettini, oggi impervio percorso per raggiungere la chiesa: straordinaria la maestria edificatrice di questo scalone, incastonato nella roccia, le cui fredde nervature fungono da sostegno e appoggio nella salita. Raggiunta la sommità dello Scalone si attraversa il celeberrimo Portale dello Zodiaco, a sostegno dell'alto protiro, opera del maestro piacentino Niccolò, su cui stipiti sono scolpiti a destra i dodici segni zodiacali e a sinistra le costellazioni australi e boreali, coronati da capitelli in cui si riconoscono Abele e Caino e le avventure di Sansone e varie figure zoomorfe nonché creature fantastiche e bestie iraconde.</span> </span></div>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: small; text-align: justify;">
</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"></span><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-tq3L00UPOwQ/UlRBB2MPHvI/AAAAAAAAArk/yxWrLe7Re7A/s1600/101_4179.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: black;"><img border="0" height="240" src="http://3.bp.blogspot.com/-tq3L00UPOwQ/UlRBB2MPHvI/AAAAAAAAArk/yxWrLe7Re7A/s320/101_4179.JPG" width="320" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">Abbazia di San Michele. A</span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">rchi ram</span></span><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">panti.</span></i></td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Massicci archi rampanti novecenteschi incorniciano il terrazzo su cui affaccia il Portale niccoliano e accompagnano al maestoso portale d'accesso alla </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">chiesa, caratterizzato </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">da una risoluta linea romanica, per l'arco a tutto sesto sormontato da un pregevole gocciolatoio scolpito, e ritmato ai lati da un gioco di colonnine gotiche, culminanti in capitelli con raffigurazioni vegetali. </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Una spirituale e vibrante commozione accompagna l'ingresso alla piccola chiesa, apice dello sperone di roccia su cui </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">poggia</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> l'intero complesso di San Michele. </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">L'abside romanica, incorniciata da pic</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">cole absidi laterali a mattoni in cotto, talune presentanti lacerti o sinopie del XIV secolo, verte nell'esatta direzione in cui sorge il sole il 29 settembre, festività di San Michele Arcangelo. L'attenzione al particolare è difficile da controllare per i molti elementi romanici e gotici di cui la fabbrica si articola e </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">stupisce la conta de</span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">i capitelli scolpiti, ben 139. </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Straordinari sono i pilastri di sostegno della volta della navata centrale, quello di destra "culmine vertiginosamente santo" del Pirchiriano. Affreschi cinquecenteschi di significativi </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">autori locali dissimulano le pareti della chiesa, mentre il capolavoro più prezioso, un Trittico di Defendente Ferrari (1520 ca.) è conservato </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">ed esposto nel Coro Vecchio. </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Tre antichi sacelli compongono il primitivo santuario devoto all'angelo guerriero simili ad una grotta ricavata nella viva roccia, </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">posta al l</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">ivello inferiore dell'abside centrale e luogo più antico e sacro dell'intero complesso. </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-yIFtbEd6F7E/UlRBon_BYgI/AAAAAAAAArs/HPMuUyg5SrA/s1600/101_4185.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: black;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-yIFtbEd6F7E/UlRBon_BYgI/AAAAAAAAArs/HPMuUyg5SrA/s320/101_4185.JPG" width="240" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">Chiesa di San Michele. </span></i></td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Usciti dalla piccola chiesa, cuore della Sacra, lo sguardo è nuovamente catturato dalla spettacolare panoramica di cui la vista può godere, in particolar modo dalla terrazza ricavata alla base della Torre della Bell'Alda; tutto intorno i significativi lacerti delle strutture (</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">come la ghiacciaia e le cisterne)</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> che componevano gli ambienti benedettini di vita quotidiana, dell'antico monastero. </span></span><br />
<br />
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Di ritorno, sulla via di casa, certamente il cuore di chi ha visitato San Michele ha potuto godere attimi d'intensa emozione e quieta serenità, attimi di silenziosa estasi e mirabile venerazione di come l'opera dell'uomo abbia incontrato e abbracciato l'opera della natura (o del divino), in beata consapevolezza..."<i>stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus</i>".</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-jTjFW8UeTh4/UlRbPWNi-RI/AAAAAAAAAsc/HwPL3GkBoG0/s1600/244_10201187259274911_165298193_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: black;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-jTjFW8UeTh4/UlRbPWNi-RI/AAAAAAAAAsc/HwPL3GkBoG0/s320/244_10201187259274911_165298193_n.jpg" width="240" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">Sacra di San Michele. Torre della Bell'Alda.</span></i></td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-V_xo_0lBb6Q/UlRbbp3uoHI/AAAAAAAAAsk/74-rnBZ_DTU/s1600/1170775_10201167968632657_1630698439_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: black;"><img border="0" height="320" src="http://3.bp.blogspot.com/-V_xo_0lBb6Q/UlRbbp3uoHI/AAAAAAAAAsk/74-rnBZ_DTU/s320/1170775_10201167968632657_1630698439_n.jpg" width="320" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">Sacra di San Michele. Vista sulle absidi della chiesa.</span></i></td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-small;"></span>
<b><span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Foto:</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> Matteo Paulon </span></span></b><br />
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><b> Irene Azzolini</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;"><br /></span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-small;"></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
</div>
Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-32822231714228363842013-07-04T11:44:00.005+02:002013-07-04T12:01:51.930+02:00ART-NEWSLa vendita in anteprima dei prima 500 biglietti sui 1500 senza prenotazione sono andati bruciati in pochissime ore. Di cosa parlo? Ma della mostra "<i>La ragazza con l'orecchino di perla. Il mito della Golden Age. Da Vermeer a Rembrandt."</i>!!!<br />
Segnatevi in agenda questo appuntamento: dall'8 febbraio 2014 al 25 maggio a Bologna ci sarà un vero must-visit del 2014. La mostra organizzata dalla Fondazione Carisbo, sinonimo di qualità, si preannuncia un vero e proprio evento. Dall'11 novembre saranno disponibili i biglietti ordinari su prenotazione. <br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.bolognaincoming.it/public/Image/ragazza_orecchino_perla.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="111" src="http://www.bolognaincoming.it/public/Image/ragazza_orecchino_perla.JPG" width="400" /></a></div>
<br />matteohttp://www.blogger.com/profile/08134816866247354088noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-47917240210890915942013-07-04T10:36:00.003+02:002013-07-04T12:00:56.496+02:00mecenatismo e neo-rinascimento...fantasia o realtà?Il macenatismo per gli studiosi italiani d' arte e non, fa venire in mente l'epoca rinascimentale, vera e proprio <i>golden age</i> dell'arte sotto tutti i punti di vista: stile, grafica e ispirazione.<br />
Allora i mecenati, che appartenevano alla nobiltà e al clero, colla volontà di innalzare il proprio lustro nel tempo, chiamavano i migliori artisti europei per richiedere opere.<br />
Non c'è da stupirsi che l'artista all'epoca venisse considerato come una "merce", preziosa si, ma sempre merce, da comprare e sfruttare nel far creare capolavori.<br />
Pensiamo alla magnifica epoca fiorentina del '400 , luogo e tempo dove l'arte si respirava e si viveva appieno: la creazione del Duomo voluta dalla Corporazione dell'Arte della Lana si può considerare apice di questa tendenza.<br />
Oggi chiunque si approcci all'Arte porta con se dubbi assai enigmatici, alla quale certamente io solo non posso dar risposta. Le domande sono:<br />
"<i>Ma oggi esistono ancora mecenati? e se si chi sono gli artisti di punta del panorama europeo? e lo stile?" Insomma diciamocelo seppur l'Umanesimo sembra morto e sepolto dall'astrattismo e dal relativismo contemporaneo ci sarà pur qualcuno che si avvicina a canoni di bellezza assoluti che ricordano il fascino rinascimentale? E' troppo presto per parlare di una nuova corrente? Oppure secondo voi c'è una possibilità che l'arte torni alle regole dell'arte classica diciamo in una nuova epoca, azzardiamo il nome Neo-Rinascimentale?</i><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.memoriedalmediterraneo.com/wp-content/uploads/2011/12/Zoffany_Tribuna_of_the_Uffizi_1772.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="310" src="http://www.memoriedalmediterraneo.com/wp-content/uploads/2011/12/Zoffany_Tribuna_of_the_Uffizi_1772.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<i></i><br />
<a name='more'></a><br />
Prima di snocciolare queste complicate domande, capiamoci subito sui mecenati. Chi sono?<br />
Eccovi a voi un breve identikit del nuovo millennio.<br />
1. Uomini Privati (Ricchi è sottinteso)<br />
2. Fondazioni Bancarie attraverso Sponsor ( un compromesso tra bello e l'interesse del ritorno di immagine)<br />
3. Gallerie d'Arte<br />
4. Industriali<br />
5. Clero<br />
Brevemente tutti e 5 i committenti del nuovo millennio hanno, chi più e chi meno, la stessa volontà dei macenati rinascimentali. Lo scopo appunto è quello di restare scolpiti nella storia, di dare lustro al proprio nome nella propria nazione. C'è però da dire anche che l'arte non per tutti è una palla al piede, per molti uomini d'affari (industriali e bancari <i>in primis</i>) l'arte è fonte di notorietà nel presente. Potremmo definire questa corrente "<i>sponsor estetico</i>" si moltiplicano infatti opere di restauro o creazione di nuove opere sotto la guida di aziende. Uno su tutti il Colosseo del Sign. Della Valle (<i>Tod's ndr)</i> apripista per l'apertura ai privati per il restauro degli scavi pompeiani.<br />
Cambia invece lo scopo delle Galleria d'Arte, che in un macenatismo che ricorda in alcuni casi lo sfruttamento minorile dell'ottocento, spreme gli artisti più quotati a livello globale per poter piazzare le Opere, prima, nelle gallerie mondiali poi nei salotti dei ricchi acquirenti.<br />
Ultimo invece il Clero, lontano se non lontanissimo dagli sfarzi rinascimentali, cerca di darsi un tono in questi giorni presentandosi addirittura per la prima volta alla Biennale di Venezia. Una presenza di spessore e probabilmente strategica, per la prima volta il Vaticano si mette in bella mostra e sembra voler dire al visitatore "attenzione, non ce ne siamo mai andati", certo l'esposizione forse non è stata centrata in pieno ma l'intento e la volontà c'erano, eccome.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://aste.arsvalue.com/imagesrv/GetLotImage/pace/130/177/54/0/400x300" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://aste.arsvalue.com/imagesrv/GetLotImage/pace/130/177/54/0/400x300" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tano Festa</td></tr>
</tbody></table>
Definire adesso gli artisti di punta di questi decenni è assai complicato, bisognerebbe distinguere tra arte contemporanea, arte neo rinascimentale, arte disign. <br />
Ho deciso dunque di riportare solo 4 artisti, un pò per pigrizia e un pò per umiltà che fanno capire ciò che secondo me è lo sviluppo degli anni 2000 dell'Umanesimo rinascimentale.<br />
<br />
Restando nel padiglione vaticano della Biennale potremmo nominare come primo artista scomparso nell'88 <i>Tano Festa</i>, con riferimenti all'arte rinascimentale (vedesi Cappella Sistina di Michelangelo).<br />
<br />
Nella stessa ottica<i> Paolo Consort</i>i, col suo mix tra fotografia e pittura narra un legame con un umanesimo lontano e affascinante. Non c'è da sorprendersi se nella classifica dei 100 artisti più intessanti secondo FlashArt.<br />
<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.culturaitalia.it/opencms/export/sites/culturaitalia/images/Paolo_Consorti.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="214" src="http://www.culturaitalia.it/opencms/export/sites/culturaitalia/images/Paolo_Consorti.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Paolo Consorti</td></tr>
</tbody></table>
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Altra artista che lega fotografia e arte è <i>Bill Viola</i>, una vera scoperta nell'arte degli ultimi decenni. Gli art-insider la considerano l'artista che lascerà un segno nell'arte. Nel frattempo l'opera qui sotto ricorda qualcosa.<br />
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.artribune.com/wp-content/uploads/2012/05/Bill-Viola-Emergence-2002-Video-Installazione.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="195" src="http://www.artribune.com/wp-content/uploads/2012/05/Bill-Viola-Emergence-2002-Video-Installazione.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Bill Viola</td></tr>
</tbody></table>
<i> </i><br />
<i>Neo Rauch</i> è un'artista che ricorda nell'uso delle luci e dei livelli il leggendario Caravaggio, in molte sue opere sembra mescolare barocco con il futurismo in un mix particolare e affascinante. Anche lui è tra gli artisti contemporanei più quotati che si avvicina di più ai canoni rinascimentali.<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://ambriente.com/blog/images/2008/rauch4b.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="192" src="http://ambriente.com/blog/images/2008/rauch4b.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Neo Rauch</td></tr>
</tbody></table>
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<i> Secondo voi chi sono i nuovi artisti neo-rinascimentali? Ne conoscete altri???</i><br />
<i>Si potrebbe definire questa corrente neo-rinascimentale?</i><br />
<br />matteohttp://www.blogger.com/profile/08134816866247354088noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-60405243266167695602013-07-01T12:31:00.000+02:002013-07-04T11:59:40.569+02:00L'Italia calda che non pensa al futuro...Mentre il ministro Massimo Bray pensa a come rendere attivo e efficace il piano di interventi per Pompei ecco piombare in una soleggiata Italia una notizia che fa allargare il colletto della camicia, non certo dal caldo.<br />
Turismo a picco e per la prima volta in dieci anni siti archeologici e musei calano. Fedeculture non minimizza: l'8% in meno. Italia sempre più desolata che tra il sole e crisi è sempre più in una graticola.<br />
Spulciando i dati viene caldo, ci si rende sempre più conto che di questo passo il trand non può che peggiorare.<br />
"Nel 2011 i visitatori di Musei in Italia erano 40 milioni, l'anno scorsone sono stati contati 36 milioni, un crollo del 10%", certo, il crollo verticale di strutture ricettive, la tassa di soggiorno in molte città italiane, l'aumento dell'inflazione e la crisi mondiale per dirne alcune non aiutano certo la situazione. In una crisi che non risparmia niente e nessuno sciocco è pensare che la Cultura sarebbe stata graziata ma "diabolico" è stato non pensare ad un piano.<br />
Diciamocelo francamente, NON CI SONO SOLDI (o così almeno ci si sente dire) ed ecco legittimati in fretta e furia tagli drastici e dolorissisi a tutti i settori culturali italiani. Mai voltarsi indietro governatori!<br />
Proseguire nell'austherity ha il suo perchè soprattutto agli occhi dell'Europa bacchettona. <br />
Ma ecco che dentro Musei, Scuola, Associazioni Culturali e Cooperative inizia a frullare un unico pensiero: ma era l'unica soluzione?<br />
La fretta è mala consigliera si sa, però i governatori non si sono minimamente proccupati di dare un piano B alla cultura. Ok tagli alla spesa pubblica ma allora perchè contemporaneamente non si semplificavano le <i>donazioni culturali</i> <i>private</i>? Perchè non si sono dibattute riflessioni su nuove possibilità di <i>raccolte fondi</i>? Perchè non si possono <i>defiscalizzare le sponsorizzazioni a enti museali</i>? Perchè un 25% della tassa di soggiorno non viene destinata ai musei, monumenti o aree archeologiche? Perchè non si è pansato alla creazione di collaborazioni universitarie tra Musei e Facoltà per magari compiere agli iscritti tirocini, stage laboratori come crediti? Perchè non si è pensato ad istituire un riconoscimento onorario (<i>non economico</i>) a pensionati che vogliano aiutare i centri culturali locali?<br />
Sono solo poche idee, sono solo pochi pensieri però, guardandoci oggi negli occhi, queste idee potrebbero dare nuova linfa alla cultura italiana.<br />
Che ne dite?<br />
<br />matteohttp://www.blogger.com/profile/08134816866247354088noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-3058111464571719722013-04-11T22:20:00.001+02:002013-07-04T11:59:00.178+02:00EGITTO+VENETO un connubio tutto da scoprire...Egitto e bassa padovana a primo impatto sembrano combaciare come i Rolling Stones con Pupo e invece preparatevi a ricredervi. Le due province del Basso veneto: Padova e Rovigo aprono in questi giorni un vero e proprio percorso alla scoperta dei legami tra Egitto e Territorio Veneto, un legame che all'apparenza sembra vuoto ma che grazie all'approfondimento della Dott.ssa Paola Zanovello e Dott.ss Emanuela M. Ciampini prenderà sempre più consistenza.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-gAFakLuJp8E/UWca1Yi2AiI/AAAAAAAAAXE/N6IuYolNzIU/s1600/logo-mostra-pagine-interne.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="155" src="http://2.bp.blogspot.com/-gAFakLuJp8E/UWca1Yi2AiI/AAAAAAAAAXE/N6IuYolNzIU/s400/logo-mostra-pagine-interne.jpg" width="400" /></a></div>
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La prefazione della Mostra certamente catturerà voi lettori che non perderete certo questa iniziativa se siete di passaggio:<br />
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i> "c'è un sottile legame che unisce Padova e Rovigo all'antico Egitto: un nastro d'acqua che lega le terre venete al Nilo, un filo azzurro che apre le porte alla scoperta..."</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i></i></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
La Mostra sarà una vera e propria indagine archeologica/scientifica che ripercorrerà lo studio attento delle equipe Universitarie di Padova e Venezia in collaborazione con i numerosi Musei presenti nel territorio.</div>
<div style="text-align: left;">
La curiosità accompagnerà il visitatore in un percorso che lo porterà alla scoperta della cultura e della storia egiziana attraverso reperti riaffiorati dai bui depositi.</div>
<div style="text-align: left;">
La Mostra sarà suddivisa in varie sedi che racconteranno ognuna a suo modo diverse caratteristiche e tematiche:</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<i>ORTO BOTANICO: "Esplorando l'Egitto: viaggio nella cultura egizia"</i></div>
<div style="text-align: left;">
<i>MUSEI CIVICI AGLI EREMITANI:" Il Veneto e l'Egitto: relazione e scambi"</i></div>
<div style="text-align: left;">
<i>PEDROCCHI: "L'egittomania a Padova"</i></div>
<div style="text-align: left;">
<i>MUSEO DEI GRANDI FIUMI ROVIGO:"L'Egitto all'Accademia dei Concordi di Rovigo"</i></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
Questo progetto nasce anche grazie ai finanziamenti del Progetto "Egittoveneto" sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo alla quale va un meritato plauso per il suo impegno culturale.</div>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>GIORNI DI APERTURA:</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>PADOVA: 19/4/2013 - 30/6/2013</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>ROVIGO: 1274/2013 - 16/6/2013</b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Per Prezzi e Orari</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>www.egittoveneto.it</i></div>
matteohttp://www.blogger.com/profile/08134816866247354088noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-24656254634105075592013-04-11T22:07:00.001+02:002013-07-04T11:58:04.063+02:00"Tutti i Musei Pubblici d'Italia guadagnano meno del Louvre da solo"- Analisi e Riflessione dell'articolo del Corriere di Gian Antonio StellaOggi 11 aprile 2013 su Corriere.it è stato pubblicato un articolo molto interessante da parte del grande esperto <b>G.A. Stella</b> che consiglio a tutti i nostri lettori di curiosare. E' giusto però approfondire questo articolo cercando di andare ancora più in profondità del <b>TITOLONE "Tutti i musei pubblici d'Italia guadagnano meno del solo Louvre" </b>che farebbe mettere le mani sui capelli a tutti gli italiani già di per sè... ma come non bastasse l'articolo riporta questa affermazione discutibilessima:<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>"Sono i conti del nostro intero patrimonio culturale a esser tragici: tutte le biglietterie statali italiane messe insieme hanno fatto introiti nel 2012 per un centinaio di milioni. Il 25% in meno del Louvre da solo."</i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Palatino, serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 21px;">Il dato in realtà è mal riportato (<i>e comunque senza fonte ndr </i>), tranquillizziamo subito i nostri lettori. </span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, Palatino, serif;"><span style="font-size: 14px; line-height: 21px;">Il Louvre è si una macchina da soldi ma temo che siano stati confusi visitatori e introiti. Perchè come vedremo sotto gli introiti dei musei (che non sono solo quelli pubblici facciamo attenzione) sono nettamente superiori ai 100 milioni scritti nell'articolo. Quindi domando a Stella:"<i> Perchè prendere in considerazione solo i musei pubblici (30% dei Musei Italiani) per rapportare il loro introito col Louvre che è il Museo più fraquentato al Mondo?"</i></span></span></div>
<br />
Infatti fare un confronto col <b>Louvre</b> è alquanto facile e fuorviante per fare il titolone da prima pagina ma basta poco per comprendere l'incompatibile assonanza tra "musei pubblici" e Louvre. Per prima cosa il museo Parigino è il primo museo più visitato al MONDO. Non d'Europa. Ma del Mondo con più di 10 milioni di visitatori secondo la rivista ArtNewspaper. Un afflusso in aumento del 10% rispetto al 2012 anche grazie all'apertura della nuova ala museale dedicata all'arte islamica.<br />
Calcoliamo poi che <u>dal primo museo più visto al Mondo al secondo</u> (<i>Moma New York ndr</i>) nel 2012 c'era uno scarto di 3 MILIONI DI VISITATORI: 1/3 di meno. (Musei Vaticani si aggirano tra il terzo e il quinto posto in base all'anno con circa 5 milioni di Visitatori quasi la metà del Louvre per rapportare i flussi).<br />
<br />
[Sempre in base ai dati ArtNewsPaper si calcolano le VISITE che sono ben diverse dalle ENTRATE museali che sono variabili.<br />
Pensiamo per esempio che in Inghilterra i musei sono gratuiti (ad offerta libera) e al Louvre gli under 26 non pagano seppur venga staccato per loro il regolare biglietto. Quindi per assurdo l'afflusso dei musei nazionali è ovviamente falsata come sono falsati le stime di incasso che hanno mille variabile prese poco in considerazione. <b>Come possiamo paragonare i musei con così tante differenze di politica gestionale?]</b><br />
<br />
Cosa vuol dire poi in Italia "musei pubblici"? Vuol dire Musei gestiti da Enti Pubblici e Amministrazioni e allora definito questo concetto capiamo l'imbroglio del titolo. Le sedi espositive italiane private sono <b>4.340 di cui veri e propri musei 3409 </b>in tutto il territorio<b> </b>secondo un'articolo del 2009 del Ministero dei Beni Culturali (sotto il link). Scorrendo l'articolo leggiamo che la somma dei musei italiani è <b>4742(un museo ogni 2 comuni Italiani) secondo solo alla Germania che si aggira sulle seimila unità complessive.</b><br />
<b>Quindi calcolatrice alla mano 4742-3409= 1333 MUSEI ITALIANI SONO PUBBLICI cioè circa il 30% del TOTALE (dati 2009).</b><br />
Scorrendo questo articolo ufficiale nel 2006 le persone che hanno visitato enti museali ed espositivi privati sono stati <b>62 milioni 700 mila. Stima rivista al ribasso poi perché le visite gratuite sfuggono al conteggio. Sempre del 2006 le visite al Musei Pubblici erano 34 milioni e 500 mila. Sommati quindi i visitatori vediamo che ci aggiriamo sui 100 MILIONI DI VISITATORI. Circa 18 mila visite per ogni istituto= 50 visitatori mediamente giornalieri per ciascun museo.</b><br />
<br />
<i>Calcoliamo per curiosità e comprenderne la dimensione che gli spettatori agli stadi del campionato di calcio si aggira complessivamente a 20 milioni di presenze annue. Giusto per fare un paragone.</i><br />
<i><br /></i>
<i></i><br />
<a name='more'></a><i><br /></i>
Sempre i privati nel 2006 dati alla mano rendicontati calcolano un guadagno di<u> 149 MILIONI DI EURO. </u>Circa 90 mila euro ad istituto. E circa 100 MILIONI di euro sono gli introiti pre-crisi dei Musei statali. Diciamo che complessivamente i musei italiani guadagnano <b>250 milioni di euro.</b><br />
<br />
Analizziamo anche dei dati post-crisi per comprendere i problemi: Touring Club(link sotto) nel dossier 2009 spiega che i primi 30 musei italiani hanno guadagnato 23 MILIONI DI EURO. Sempre nel 2009 secondo il dossier si riportano <b>95 milioni di visitatori e incassi per 250 milioni di euro. (seppur con una forte flessione generalizzata sui flussi turistici). </b><br />
Quindi si, la crisi ha certamente portato ad una diminuzione generalizzata dei visitatori Museali però da qui a fare TITOLI catastrofici ne passa.<br />
<br />
<b>Ci si potrebbe poi soffermare su varie differenze generali:</b><br />
<b><br /></b>
a)differenze geografici come l'abisso di introiti che passa tra musei del Nord e musei del Sud.<br />
b)l' immensa frammentazione dei reperti museali che portano automaticamente a introiti frammentati.<br />
c)scarsi investimenti statali e leggi inefficienti sull'organizzazione museale.<br />
d)diversità organizzative,stilistiche e gestionali dei Musei in un ottica soggettiva<br />
<br />
Tutti aspetti che meriterebbero analisi singole.<br />
<br />
Concludendo, seppur in Italia ci siano molti problemi culturali, economici, politici e gestionali dobbiamo mantenere alta l'attenzione sulle nostre bellezze, Musei e Siti archeologici sono i veri fiori all'occhiello della nostra economia e della nostra storia. Se realmente valorizzati e organizzati la cultura porterebbe introiti ancora più rilevanti e permetterebbe nuovi investimenti sia edilizi sia sul personale.<br />
<u>Non svalutiamo con articoli allarmistici la nostra cultura, non nascondiamo il successo turistico dietro a sterili confronti. </u><br />
<u>L'Italia sarà in difficoltà ma a mio parere non ha ancora dimostrato al mondo cosa può fare veramente.</u><br />
<br />
<br />
<a href="http://www.corriere.it/cronache/13_aprile_11/tutti-musei-pubblici-italia-guadagnano-meno-louvre-26-euro_d15f2bc0-a266-11e2-b92e-cf915efd17c3.shtml">http://www.corriere.it/cronache/13_aprile_11/tutti-musei-pubblici-italia-guadagnano-meno-louvre-26-euro_d15f2bc0-a266-11e2-b92e-cf915efd17c3.shtml</a><br />
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<a href="http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Ministero/UfficioStampa/News/visualizza_asset.html_2110259751.html">http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Ministero/UfficioStampa/News/visualizza_asset.html_2110259751.html</a><br />
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<a href="http://static.touring.it/store/document/19_file.pdf">http://static.touring.it/store/document/19_file.pdf</a>matteohttp://www.blogger.com/profile/08134816866247354088noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-70247353711405512192013-04-05T12:12:00.001+02:002013-04-05T12:12:03.525+02:00SCHIFANOIA inVITA. Dopo il terremoto ha riaperto la delizia ferrarese di Schifanoia<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Jji6D0GmOZQ/UV1DLOgcbhI/AAAAAAAAAoI/fWSFEPKAkuY/s1600/schifanoia_invita_mar2013.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-Jji6D0GmOZQ/UV1DLOgcbhI/AAAAAAAAAoI/fWSFEPKAkuY/s1600/schifanoia_invita_mar2013.jpg" height="156" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Una gioia per gli occhi, un piacere per il cuore, una conquista nella battaglia contro l'oblio della burocrazia e della noncuranza, questo è il senso più profondo della riapertura, seppur in via provvisoria, di Palazzo Schifanoia, l'antica dimora di rappresentanza e divertimento dei nobili della corte estense. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a name='more'></a><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-119aeedt_X4/UV12kQpPmDI/AAAAAAAAAoo/DaEwWssGdg8/s1600/3_PALAZZO+SCHIFANOIA.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-119aeedt_X4/UV12kQpPmDI/AAAAAAAAAoo/DaEwWssGdg8/s1600/3_PALAZZO+SCHIFANOIA.jpg" height="237" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Prospetto di Palazzo Schifanoia<br />con portale minore in primo piano </span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">Dopo il terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna, ferendo gravemente intere pagine di arte e cultura, e dopo mesi di duro lavoro da parte delle istituzioni cittadine, regionali e soprattutto con l'aiuto concreto dei privati cittadini, mercoledì 27 marzo </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">Palazzo Schifanoia</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;"> ha potuto finalmente riaprire i battenti. </span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: justify;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-zexJLmukm_8/UV1I6R1AkdI/AAAAAAAAAoY/em0ofR3EeAg/s1600/schifanoia+portale.png" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-zexJLmukm_8/UV1I6R1AkdI/AAAAAAAAAoY/em0ofR3EeAg/s1600/schifanoia+portale.png" height="320" width="233" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white;">Francesco del Cossa (?), </span><br />
<span style="color: white;">portale marmoreo di Palazzo Schifanoia</span></td></tr>
</tbody></table>
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il Palazzo, che prospetta su via Scandiana, sul fianco sinistro della basilica di Santa Maria in Vado, è la più celebre delle "delizie" estensi, uno di quei luoghi dediti all'ambasceria degli Este, ma soprattutto allo svago, dove poter svolgere la vita mondana della corte, che proprio qui si ritirava periodicamente per distrarsi dagli impegni e <schivare la noia>, per questo costruito in posizione marginale rispetto al Castello Estense, cuore della città. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Fu fatto erigere sul finire del XIV secolo da Alberto d'Este ed era in origine ad un unico piano coronato da merli; fu sopraelevato con un piano nobile ed ingrandito sotto la corte di Borso d'Este nel 1456, su progetto di Biagio Rossetti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'esterno dell'edificio, in origine dipinto a finti marmi policromi, è dominato dal portale marmoreo a doppio ordine, attribuito a Francesco del Cossa, ma perde equilibrio e continuità nel prospetto architetettonico per via del portale minore, </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">seppur pregevole ed elegante, </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">recuperato dalla biblioteca di San Domenico e qui ricollocato nel 1885. </span></span><br />
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Le sale al pianterreno e alcune del piano nobile ospitano il Museo Civico, esposti importanti dipinti di Bononi, Rossellini, Scarsellino (provenienti dalle disciolte Opere Pie della città), la pregevole collezione </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Pasetti </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">con ceramiche ferraresi, bronzetti di età etrusca e romana, reperti egizi e statuette del Giambologna, dell'Algardi e del Bernini; e ancora impo</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">rtanti testimonianze della storia della città di Ferrara, come i punzoni della zecca ferrarese, corali miniati e polene veneziane, bottino di guerra della vittoriosa battaglia fluviale di Polesella, combattuta sul Po, nel 1509.</span></span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-ij7igFYPefQ/UV17Wr-ms1I/AAAAAAAAAo4/8T6ceuMa65c/s1600/salone+dei+mesi-palazzo+schifanoia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-ij7igFYPefQ/UV17Wr-ms1I/AAAAAAAAAo4/8T6ceuMa65c/s1600/salone+dei+mesi-palazzo+schifanoia.jpg" height="184" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">Sala dei Mesi.</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ma la nobile fama di Palazzo Schifanoia è legata alla pregiata</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> decorazione del piano nobile, massimo capolavoro della scuola pittorica ferrarese del tardo Quattrocento, con il ciclo di affreschi della Sala dei Mesi, commissionata dal duca Borso, riscoperta nel 1820 e protagonista di differenti interventi di restauro e salvaguardia a partire dagli anni '50. </span></span><br />
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-CKX4aSzpEHI/UV6XcstfooI/AAAAAAAAApI/Dac_hwcDNPc/s1600/prot_590.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-CKX4aSzpEHI/UV6XcstfooI/AAAAAAAAApI/Dac_hwcDNPc/s1600/prot_590.jpg" height="195" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: x-small;">Pianta della Sala dei Mesi.</span></td></tr>
</tbody></table>
</span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;">La grandiosa opera è frutto di un intenso lavoro d'équipe, che vide coinvolti nell'esecuzione dei vari scomparti murali diversi artisti ferraresi, fra i quali emergono le personalità di Francesco del Cossa, de' Roberti e Baldassarre d'Este, fratello di Borso; l'ideazione figurativa complessiva è stata attribuita, già dal XVIII secolo, al Tura, ipotesi rafforzata negli anni Settanta: Cesare Gnudi avanzò l'idea di un possibile capo équipe del complesso di Schifanoia, da identificare proprio nel Tura, il quale, con tutta probabilità, fornì non solo idee per la decorazione (che nasce da un'idea iconografica, letteraria e figurativa) ma anche cartoni preparatori che lasciò in corso d'opera alla libera interpretazione degli artisti prescelti per l'esecuzione. </span></span><br />
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">L'opera era in origine composta da dodici scomparti, ma ne sopravvivono sette, mesi da Marzo a Settembre, poiché le restanti cinque raffigurazioni furono irrimediabilmente danneggiati dall'incuria e dall'abbandono ad usi impropri dello stesso edificio (fino all'Ottocento </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">adibito</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">alla lavorazione del tabacco). </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;"><br /></span></span>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-tYGgQl9VvFw/UV6c1D9XRYI/AAAAAAAAApY/Ni6MiwtlZwk/s1600/marzo,+schifanoia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: white;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-tYGgQl9VvFw/UV6c1D9XRYI/AAAAAAAAApY/Ni6MiwtlZwk/s1600/marzo,+schifanoia.jpg" height="320" width="242" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Raffigurazione allegorica <br />del mese di Marzo.</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Ogni scomparto, corrispondente ad un mese, è suddiviso in tre fasce sovrapposte: in quella inferiore è possibile apprezzare l'accuratezza della raffigurazione di scene di vita della corte estense, che hanno come protagonista il duca Borso, e sullo sfondo scene di vita agreste; la fascia mediana mostra le raffigurazioni allegoriche dei segni dello Zodiaco tra i loro decani, mentre la fascia superiore si possono riconoscere le varie divinità pagane a presidio delle attività umane nei diversi mesi dell'anno </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">(l'ideazione iconografica del "lavoro dei mesi" guardava certamente alle formelle marmoree che ornavano la maestosa Porta dei Mesi, all'epoca ancora presente sul fianco destro della Cattedrale di San Giorgio, nel cuore della città). </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;"><br /></span></span>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;"><br /></span></span>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-eTsYA4GeRmI/UV6h_0jfVlI/AAAAAAAAApo/2-WnuZd0Sp8/s1600/sala+delle+virt%C3%B9+schifanoia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: white;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-eTsYA4GeRmI/UV6h_0jfVlI/AAAAAAAAApo/2-WnuZd0Sp8/s1600/sala+delle+virt%C3%B9+schifanoia.jpg" height="212" width="320" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sala degli Stucchi, detta anche delle Virtù</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">A causa del terremoto che ha colpito la regione Emilia Romagna nel 2012, Palazzo Schifanoia è rimasto chiuso per diversi mesi, nell'attesa di un concreto intervento di ripristino e messa in sicurezza dell'edificio, operazioni eseguite grazie all'aiuto di istituzioni pubbliche e private; attualmente, dopo un'accurato seppur rapido intervento, finalizzato alla riapertura in tempi brevi,</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> è possibile visitare il Salone dei Mesi e la Sala degli Stucchi (detta anche "delle Virtù"). </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;">La riapertura definitiva, con la possibilità di visitare anche le sale che ospitano le collezioni del Museo Civico, è prevista per il 2014, con un museo rinnovato nel suo complesso e completamente fruibile. </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;">Fino al 1 maggio l'ingresso al Palazzo sarà gratuito per festeggiare e promuovere il recupero di un tesoro artistico tra i più orgogliosi di Ferrara, successivamente con biglietto intero di 3 euro e un ridotto di 2 euro, cifre simboliche al fine di continuare ad aiutare il patrimonio artistico di una città che è patrimonio dell'umanità. </span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;"><br /></span></span>
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: white;">Informazioni su </span><a href="http://www.artecultura.fe.it/index.phtml?id=159"><span style="color: orange;">artecultura.fe.it</span></a><span style="color: white;">.</span> </span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-31767258781684327982013-03-22T12:26:00.001+01:002013-03-22T12:27:49.832+01:00Al via domani il weekend FAI di Primavera<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-A5lX8eE-Xmc/UULwk7KEiOI/AAAAAAAAAn4/7kknlrjeP9s/s1600/overlay-GFP2013-copia-496x278-640x330.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-A5lX8eE-Xmc/UULwk7KEiOI/AAAAAAAAAn4/7kknlrjeP9s/s1600/overlay-GFP2013-copia-496x278-640x330.jpg" height="130" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Anche Spazio02 vuole ricordare che domani ritorna la nobile iniziativa del FAI, con la XXI edizione di "Giornata FAI di Primavera", al fine di promuovere la conoscenza delle bellezze italiane, paesaggio, arte e natura, nelle loro espressioni più sincere, ma spesso, purtroppo, dimenticate.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Nelle giornate di domani, sabato 23 e domenica 24 marzo, sarà possibile visitare oltre 700 siti italiani, parchi, chiese, ville e dimore storiche, siti archeologici etc., molti dei inaccessibili, gratuitamente o con un piccolo contributo: un'occasione per "invadere" con interesse le bellezze dei Beni italiani. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;">Le aperture dei luoghi vengono gestite direttamente dai volontari FAI e sul sito</span><span style="color: orange;"> <a href="http://www.giornatafai.it/edizione-2013.htm">giornatafai.it</a> </span><span style="color: white;">è possibile prendere visione dei siti interessati e gli orari aggiornati, regione per regione, provincia per provincia, nonché vere e proprie chicche; inoltre, per gli iscritti </span></span><span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">al FAI</span><span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> </span><span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">(o chi decide d'iscriversi in concomitanza con l'evento) sono previsti ingressi esclusivi.</span><br />
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Sole o pioggia, questo weekend, evitiamo i grandi centri commerciali e dedichiamolo al nostro patrimonio culturale!</span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-34032857584787456682013-03-13T22:11:00.000+01:002013-03-14T10:14:00.209+01:00Pietro Bembo. La mostra padovana <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-9IKGBFW01u8/UUDrC49-t7I/AAAAAAAAAnI/gcwg7m0O1JQ/s1600/pietro-bembo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-9IKGBFW01u8/UUDrC49-t7I/AAAAAAAAAnI/gcwg7m0O1JQ/s1600/pietro-bembo.jpg" height="133" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Visitare la mostra </span><i style="font-family: Georgia, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Pietro
Bembo e l’invenzione del Rinascimento</i><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"> significa rivedere, dopo più di 500 anni, una collezione in grado di
raccontare la storia di un uomo che ha saputo tener fede al proprio sogno: vivere di
arte e poesia, di amore e nobili passioni. </span></span><br />
<span style="color: white; font-family: Georgia, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">Una mostra d’arte (e non solo) il cui perno, appunto un
letterato, il legislatore della lingua italiana, concede ai visitatori un punto
di osservazione privilegiato e permette un’approfondita conoscenza dell’anima
di un mondo, che parla di sé attraverso un’eccezionale galleria di dipinti, ma
anche raffinate sculture, straordinari manoscritti e libri a stampa. </span><br />
<a name='more'></a><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-waanPyrWXS0/UT9nF9uFNRI/AAAAAAAAAlw/EJfDKhZpe0I/s1600/immagineirene.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: black;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-waanPyrWXS0/UT9nF9uFNRI/AAAAAAAAAlw/EJfDKhZpe0I/s1600/immagineirene.jpg" height="320" width="240" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Hans Memling, </span><br />
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>San Giovanni Battista</i> (fronte) </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">e <i>Teschio </i>o <i>Vanitas </i>(verso); </span><br />
<i><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Veronica </i>(fronte)<i> </i>e <i>Coppa </i>(verso). </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;"><br /></span>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;">La mostra segue </span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 12pt; line-height: 115%;">le principali e più feconde stagioni della vita di Bembo,
cominciando dalla giovinezza umanistica, mettendo in risalto l’influente ruolo
giocato dal padre Bernardo, uomo autorevole, lungimirante e grande umanista,
per anni al servizio della Serenissima; in esposizione un sublime codice
manoscritto, con il progetto, idealizzato proprio da Bernardo Bembo, per la
costruzione della cella che avrebbe ospitato le spoglie dell’Alighieri, che
sarebbe stato affidato allo scultore Pietro Lombardo.</span></span><br />
<div class="MsoNormal">
<span style="color: white;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"></span><br /></span>
<span style="color: white; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Ad accogliere i visitatori due tavolette di Hans Memling, parte di un dittico smembrato, riunite insieme per la prima volta in Italia, con il loro carattere malinconico ma raffinato, testimonianza dei rapporti e dell'interesse che intercorsero nella seconda metà del XV secolo tra gli italiani e </span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;">la pittura fiamminga. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"><br /></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"><span style="color: white;">Emozionante, per chi come me, non era ancora nata ai tempi della leggendaria mostra veneziana di Palazzo Ducale, è la vista delle tele del Giorgione, riunite a Padova dopo molti anni.</span> </span><br />
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-LRehFLn5fac/UUDVqv1ClhI/AAAAAAAAAmA/7uDOQxwWKTM/s1600/1502,Doppio+ritratto+Ludovisi,Palazzo+Venezia+a+Roma.jpg" height="320" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="264" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Giorgione, <i>Doppio ritratto</i></span>.</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"><br /></span>
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;">Il</span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"> </span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"><i>Do</i></span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"><i>ppio ritratto Ludovisi</i> (1502), sublime riflessione neoplatonica sui diversi gradi dell'amore e sentimentale ritratto di Amicizia, in cui diversi critici sulla scorta di Ballarin, hanno voluto identificare due personaggi degli <i>Asolani </i>di Bembo, </span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;">Perottino e Lavinello; seguono </span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;">il cortese </span><i style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;">Ritratto </i><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;">detto </span><i style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;">Brocardo </i><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;">e <i>Ritratto di giovane con libro verde</i>, testimonianza della diffusione, a partire da inizio '500, di una nuova moda d'élite, il libro a stampa in formato portatile, stampato per la prima volta dall'editore Aldo Manuzio, su idea dello stesso Bembo. Discordante,</span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"> a mio parere, è </span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;">la scelta d'illuminazione a faretto alogeno puntato sul <i>Doppio Ritratto, </i>in<i> </i>contrasto con la fonte di luce infusa da Giorgione (alla destra del giovane che regge il melangolo, e risaltata sulla colonna).</span></span><br />
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;">Evidente è la correlazione che intercorre tra lo spirito cortese moderno di Bembo e la ritrattistica giorgionesca, </span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"> </span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;">dove i ritratti sono (per usare un gioco di parole) ritratti di un gesto: è il gesto della mano </span><span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;">drammatico, sentimentale o cortese, uno dei più memorabili di Giorgione. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"></span><br />
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-ddq0xPkWJOE/UUDVzspTaVI/AAAAAAAAAmI/2wTW4cBDRxw/s1600/1503+c.+Ritratto+di+Giovane+(Brocardo),Busapest.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: black;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-ddq0xPkWJOE/UUDVzspTaVI/AAAAAAAAAmI/2wTW4cBDRxw/s1600/1503+c.+Ritratto+di+Giovane+(Brocardo),Busapest.jpg" height="200" width="147" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Giorgione, <i>Brocardo</i>.</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-uDdkGwfUMTk/UUDey0kK4JI/AAAAAAAAAmg/hZsNzk_EPw8/s1600/431px-Raffaello_-_ElisabettaGonzaga.jpg" height="200" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="141" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Raffaello, <i>Ritratto di Elisabetta Gonzaga</i>.</span></td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><span style="color: black; margin-left: auto; margin-right: auto;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-LDhXdaWXDgo/UUDWtKNhJYI/AAAAAAAAAmQ/pp_RVpFq8Uc/s1600/Ritratto+di+giovane+con+libro+verde+Onigo,San+Francisco.gif" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-LDhXdaWXDgo/UUDWtKNhJYI/AAAAAAAAAmQ/pp_RVpFq8Uc/s1600/Ritratto+di+giovane+con+libro+verde+Onigo,San+Francisco.gif" height="200" width="163" /></a></span></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Giorgione, </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Ritratto di giovane </i></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><div style="text-align: justify;">
<i>con libro verde</i>.</div>
</span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;"><br /></span>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il mondo delle corti di Ferrara, Mantova, dove Bembo scoprì la pittura del Mantegna (in mostra il sublime <i>San Sebastiano </i>della Ca' d'Oro) e Urbino, scorre davanti ai nostri occhi in questo viaggio per immagini, ed il <i>Ritratto di Elisabetta Gonzaga</i> di Raffaello accanto all'inedito <i>Ritratto di Giovane donna</i> di Costa, ci vogliono raccontare il poeta Bembo al bivio tra doveri e passione, tra poesia e amore: in esposizione anche un reliquiario con i capelli di Lucrezia Borgia, il grande amore di Pietro.La pittura dell'anima giorgionesca diviene pittura di bellezza e amore, non d'impeto passionale, ma un'amore di corte.</span><br />
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span><br /></span>
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Quando il Bembo viene nominato segretario di papa Leone X, si apre la grande stagione romana, che ci viene raccontata dall'enorme arazzo per la Cappella Sistina di Raffaello, purtroppo esposto in posizione obliqua a causa delle limitate possibilità spaziali della saletta in cui è esposta, e la delicata Piccola Sacra Famiglia, memore dell'esperienza leonardesca (ci è sufficiente notare la composizione piramidale e lo sfondo sfumato)dai lineamenti dolci ma delineati, destinata al cardinal Bibbiena ma con tutta probabilità eseguita per intero da Giulio Romano. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><br />
<br />
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-mIGqqZAvpcw/UUDgUG2_AuI/AAAAAAAAAmo/wPfgjM16Uis/s1600/462px-Piccola_sacra_famiglia,_scuola_di_raffaello.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-mIGqqZAvpcw/UUDgUG2_AuI/AAAAAAAAAmo/wPfgjM16Uis/s1600/462px-Piccola_sacra_famiglia,_scuola_di_raffaello.jpg" height="320" width="244" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Giulio Romano, <i>Piccola Sacra Famiglia</i>.</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: white;">Mentre a Roma Bembo lavora per il Pontefice e s'assiste alla nascita di una nuova architettura, documentata in mostra da disegni di Raffaello,Bramante e Sangallo il giovane, a Venezia è all'opera il Tiziano del secondo decennio del secolo, che accentua la ricerca di un dinamismo intenso, di cui è testimonianza nel percorso, il <i>Tobiolo e l'angelo</i> (1512) dove è ben resa la "presenza fisica" nonostante le pose non tradizionali delle figure, con l'immancabile cagnolino e lo sfondo che ci ricorda il <i>Concerto campestre</i> (da notare lo stemma Bembo "<i>d'azzurro al capriolo d'oro, accompagnato da tre rose di rosso</i>", a indicare la proprietà dell'opera).</span> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-9TMfyIWjZ3s/UUDj5a4kniI/AAAAAAAAAm4/jzDfNxMKQsM/s1600/tobiolo_e_langelo_20120416_1223062721.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: black;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-9TMfyIWjZ3s/UUDj5a4kniI/AAAAAAAAAm4/jzDfNxMKQsM/s1600/tobiolo_e_langelo_20120416_1223062721.jpg" height="320" width="280" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tiziano, <i>Tobiolo e l'arcangelo</i>.</span></td></tr>
</tbody></table>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-UO8W7SojKnQ/UUGQIAEovXI/AAAAAAAAAnY/CXHccf1b0io/s1600/Pietro_Bembo_-_Titian.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-UO8W7SojKnQ/UUGQIAEovXI/AAAAAAAAAnY/CXHccf1b0io/s1600/Pietro_Bembo_-_Titian.jpg" height="320" width="257" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tiziano, <i>Ritratto di Pietro Bembo</i>.</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br />
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<span style="color: white;"><br /></span>
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La mostra si conclude proprio col Tiziano, con il grande ritratto di Bembo cardinale (successivo alla nomina del 1539), dove le pennellate si fanno impressioniste, riferendosi al periodo in cui s'avvicinò all'ambiente spirituale della poetessa ed intellettuale Vittoria Colonna, che in quegli stessi anni strinse un forte rapporto d'amicizia con Michelangelo a cui invio numerosi manoscritti di poesie, ricevendo in cambio l'eccezionale disegno del <i>Cristo in croce</i> qui esposto. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-5Npt74BSDUE/UUDpPx1STGI/AAAAAAAAAnA/cc8-u5A_DYE/s1600/Miguel_Angel_Crucifixion_drawing.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><span style="color: black; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-5Npt74BSDUE/UUDpPx1STGI/AAAAAAAAAnA/cc8-u5A_DYE/s1600/Miguel_Angel_Crucifixion_drawing.jpg" height="320" width="235" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Michelangelo, <i>Cristo in croce</i>.</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Una mostra davvero ammaliante, che coinvolge nelle passioni intellettuali e amorose di Pietro Bembo, permettendoci di rivivere un mondo in cui l'arte era strumento di conoscenza. Unica peccato, la ridotta dimensione di tutte le sale che ospitano l'esposizione: il piano nobile di Palazzo del Monte di Pietà è caratterizzato da una struttura a piccole stanze, che evidentemente non permette una buona affluenza dei visitatori, che, passando di sala in sala, si trovano congestionati e ciò impedisce una visione lineare e fluida del percorso espositivo, sin dall'ingresso. </span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 15.555556297302246px; line-height: 17.77777862548828px;"><br /></span></div>
<br />
<br />Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-66418165785849420292013-03-05T15:57:00.004+01:002013-03-05T15:57:48.411+01:00Cinema d'essai in Veneto...con solo due euro!<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Mi fa piacere segnalare che proprio oggi riparte la fortunata iniziativa promossa dalla regione Veneto, <i>La regione ti porta al cinema con 2 euro - I martedì al cinema, </i>che già nel mese di novembre 2012, ha avuto un buon seguito tra i cittadini delle province.<i> </i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><br /></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-zRCgtoCoWyI/UTX_HQx39oI/AAAAAAAAAk4/5PrXHMfBBZk/s1600/cinema-due-euro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-zRCgtoCoWyI/UTX_HQx39oI/AAAAAAAAAk4/5PrXHMfBBZk/s1600/cinema-due-euro.jpg" height="295" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Per tutti i martedì del mese di marzo (5 - 12 - 19 - 26) in 14 sale cinematografiche della Regione verranno proiettate alcune tra le pellicole di maggiore spessore artistico al costo, per biglietto d'ingresso, di soli 2 euro, prezzo volutamente contenuto per promuovere e favorire il cinema d'autore, molto spesso sopraffatto dai colossal hollywoodiani estremamente pubblicizzati, e rilegato nei piccoli cinema di quartiere (i pochi sopravvissuti ai multisala) e distribuita con difficoltà. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-YHk1CP78hbM/UTYGvpN-YcI/AAAAAAAAAlQ/72MLsvkIALA/s1600/lincoln-poster.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="color: white;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-YHk1CP78hbM/UTYGvpN-YcI/AAAAAAAAAlQ/72MLsvkIALA/s1600/lincoln-poster.jpg" height="320" width="224" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">La rassegna cinematografica è stata organizzata dalla Regione Veneto, in collaborazione con la FICE , la </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Federazione Italiana Cinema d'Essai</i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">, l'AGIS, l'Associazione Generale Italiana dello Spettacolo ed il sostegno di Alì Aliper. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Tra i film in programma nelle varie sale vi sono: <i>A Royal Weekend</i> (di Roger Michell), <i>The Master</i> (di P. T. Anderson), <i>Pinocchio </i>(di E. D'al</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">ò), <i>Promised land</i> (Gus Van Sant), <i>Tomboy </i>(di Cèline Sciamma), il capolavoro di Ang Li, <i>Vita di Pi</i>, l'ultima fatica di Steven Spielberg, <i>Lincoln</i>; e ancora <i>Il matrimonio che vorrei</i> (di D. Frankel, regista de <i>Il Diavolo veste Prada</i>), <i>Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore</i> (di Wes Anderson, con Bruce Willis), <i>Venuto al mondo</i> (di e con Sergio Castellito). </span></span></div>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;"><br /></span></span>
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-JnZb1ZXWr9M/UTYGhzTG3kI/AAAAAAAAAlI/KgZWRP2MGJc/s1600/vita+di+pi+locandina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: white;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-JnZb1ZXWr9M/UTYGhzTG3kI/AAAAAAAAAlI/KgZWRP2MGJc/s1600/vita+di+pi+locandina.jpg" height="320" width="223" /></span></a><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;"><br /></span></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;">Di seguito le sale coinvolte nell'iniziativa: </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;">Venezia, Cinema Dante (Mestre), Cinema Teatro di Mirano, Multisala Verdi (Cavarzere);</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;">Treviso, Multisala Corso, Cinema Cristallo (Oderzo) e Multisala Italia (Montebelluna);</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;">Vicenza, Cinema Araceli, Multisala Metropolis (Bassano del Grappa)</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Verona, Cinema Alcione;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;">Belluno, Cinema Italia;</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;">Padova, Multisala Porto Astra e Cinema Lux;</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;">Rovigo, Multisala Cinergia e Multisala Politeama (Badia Polesine). </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Che dire di più? Un'occasione da cogliere per passare una serata piacevolmente diversa con buon film (e buona compagnia!). </span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-24969966559792258532013-02-25T16:09:00.004+01:002013-02-25T16:09:52.197+01:00Fellini. Oniricon<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>- Il visionario è l'unico realista. -</b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-6PIL--rWVVI/UStW4RmlccI/AAAAAAAAAi0/dwb70HoqxHQ/s1600/fellini,il+libro+dei+miei+sogni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-6PIL--rWVVI/UStW4RmlccI/AAAAAAAAAi0/dwb70HoqxHQ/s1600/fellini,il+libro+dei+miei+sogni.jpg" height="268" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: white;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">A chi non è capitato, svegliandosi al mattino, dopo un incubo angoscioso o un dolce sogno, di credere di averlo realmente vissuto, tanto sembrava concreto ciò che la mente ha creato nel sonno. </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">E quanti lo hanno descritto il giorno seguente con tanta dovizia di particolari per l'estremo realismo? </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il visionario regista romagnolo Fellini, il cui mondo onirico costituiva una realtà parallela che visitava ogni notte, decise, su suggerimento del proprio analista, di mettere su carta, tramite disegni e brevi racconti tutti i suoi sogni ed incubi. I sogni felliniani furono impressi e </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">raccolti </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">negli anni, dallo stesso regista, in due grandi tomi e in molti fogli sparsi, divenuti negli ultimi anni protagonisti di varie esposizioni, a dimostrazione la profondità creativa del subconscio felliniano. </span></span><br />
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-eblvklCVO6g/UStdPWVqmhI/AAAAAAAAAjI/cqQfMw96Dqc/s1600/alter+ego,amici+e+rivali.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="color: white;"><br /></span></a><span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span>
</span><br />
<a name='more'></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-tmayBo1Bk4k/USt7zgc9MGI/AAAAAAAAAjw/9M7BVbQBQf8/s1600/05_ifamosi1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="color: white;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-tmayBo1Bk4k/USt7zgc9MGI/AAAAAAAAAjw/9M7BVbQBQf8/s1600/05_ifamosi1.jpg" height="320" width="224" /></span></a></div>
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Il libro dei miei sogni </i>(edito al pubblico per la prima volta nel 2007 da Rizzoli, in forma fac-similare, a cura di Vittorio Boarini e Tullio Kezich) raggruppa in ordine cronologico, a partire dagli anni '60, l'incredibile universo onirico del regista, in una sorta di grande fumetto dove il disegno di getto dai colori accesi e dalle forme infantili, è accompagnato dai racconti descrittivi che Fellini utilizza per spiegare ogni sogno. </span><br />
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> calligrafia felliniana è precisa, ma piena di cancellature rapide, quasi rabbiose, necessarie nella rincorsa dell'evanescenza onirica mediante le parole, così come gli stessi disegni "del risveglio", veri protagonisti di questi libri dell'inconscio, appaiono frettolosi (per le medesime ragioni) e quasi freudianamente regrediti a "segnacci, appunti affrettati e sgrammaticati", come lo stesso Fellini definiva il suo "Librone"</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">dei sogni</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">. </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">M</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">olti dei sogni dei diari sono a sfondo erotico, quasi a convalidare (vero solamente in parte) il luogo comune di un Fellini ossessionato dalle donne formose, protagoniste sei suoi film.</span></span><br />
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Zb_ocAuC_78/USt7nFj4aoI/AAAAAAAAAjo/hpnIckj9_IA/s1600/tutte+queste+signore.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: white;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-Zb_ocAuC_78/USt7nFj4aoI/AAAAAAAAAjo/hpnIckj9_IA/s1600/tutte+queste+signore.jpg" height="320" width="225" /></span></a></div>
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'insolita narrazione dell'inconscio permette di scoprire con entusiasmo come tutti i sogni, siano caratterizzati da veri e propri stili narrativi, implicitamente ed esplicitamente collegati con la personalità del sognatore: il Fellini sognatore ricalca inconsciamente pregi e difetti artistici del Fellini regista. </span></span><br />
<span style="color: white;"><br /></span>
<span style="color: white;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'<i>humus</i> dell'arte filmica di Fellini è costituito proprio dal mondo onirico, le cui immagini sono appuntate in questi diari da un disegno sgargiante ed espressivo, in una chimica di colori e parole che rendono queste pagine ipnotiche grazie ai colori brillanti. </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">La narrazione onirica procede fluida e le immagini riemergono dai fogli riacquistando il loro valore anche per il lettore, il quale non può non essere colpito dalle continue reminiscenze inconsce dei film del regista, che, evidentemente lo tormentavano e al tempo stesso accompagnavano anche nel sonno. </span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-gIMfGOGY6jw/USt7c3fD0yI/AAAAAAAAAjg/NLzJBmbdG20/s1600/alter+ego,amici+e+rivali.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-gIMfGOGY6jw/USt7c3fD0yI/AAAAAAAAAjg/NLzJBmbdG20/s1600/alter+ego,amici+e+rivali.jpg" height="320" width="224" /></a></div>
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Figure di donne mastodontiche con forme giunoniche (s'intravedono chiaramente i profili di Sandra Milo, Claudia Cardinale e Anita Ekberg), veicoli imbizzarriti dal gusto futurista, situazioni grottesche e paesaggi da brividi, oggetti stravaganti, alcuni assolutamente di fantasia, mezzi di locomozione "mitologici" e disastrosi incidenti; nelle pagine di questi diari figurano tantissimi mezzi di trasporto per aria, per terra e per mare. </span><br />
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Il sogno individuale, il disegno e il cinema, generano il sogno collettivo, che costituisce l'approdo naturale della sterminata creatività felliniana, una connessione resa maggiormente evidente dall'importanza sopra descritta del "mezzo di trasporto" che compare in moltissimi disegni del Libro dei sogni, inteso come tramite che conduce la psiche in spazi fantastici e inesplorati della mente. </span><br />
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Questo trentennio di sogni (ed incubi) è una fonte di ricerca per i cultori della psicologia del profondo Io, nonché uno dei capitoli più affascinanti della vita e della personalità del regista: non sarà difficile, se si conosce anche minimamente l'attività cinematografica di Fellini, riconoscere nel miasma diacronico dei suoi sogni, riconoscere echi e rimandi del grande regista, divenuto sognatore e disegnatore del proprio inconscio...poi non così troppo inconscio.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-CDWVksfqb-M/USt9p5vo_FI/AAAAAAAAAj4/3aFtJzEFVDs/s1600/Fellini_porto_rimini_nei_sogni.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-CDWVksfqb-M/USt9p5vo_FI/AAAAAAAAAj4/3aFtJzEFVDs/s1600/Fellini_porto_rimini_nei_sogni.jpg" height="320" width="312" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Pb6okTJ6Utc/USt9wmOdCpI/AAAAAAAAAkA/xTohEs26SMs/s1600/oniricon_2_.1204018819.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-Pb6okTJ6Utc/USt9wmOdCpI/AAAAAAAAAkA/xTohEs26SMs/s1600/oniricon_2_.1204018819.jpg" height="320" width="225" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Fino al 16 marzo è ancora possibile vedere<i> Il libro dei sogni in mostra al Museo della Città</i>, a Rimini, esposizione organizzata in occasione delle celebrazioni Fellinianno ed. 2013, per informazioni:</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><a href="http://www.emiliaromagnaturismo.it/it/eventi/rimini/mostre/fellinianno-2013/scheda?ID=15582">Fellinianno 2013. Il libro dei sogni in mostra</a></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-WqzaMuC9LW4/USt9_vPiByI/AAAAAAAAAkI/oxfkhzcqK4I/s1600/felliniano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-WqzaMuC9LW4/USt9_vPiByI/AAAAAAAAAkI/oxfkhzcqK4I/s1600/felliniano.jpg" height="208" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Immagini: riproduzioni delle pagine originali tratte dal <i>Libro dei sogni </i>di Federico Fellini </span><br />
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">(esposizione <i>Fellini. Oniricon</i>, Palazzo Liviano, Padova, 2008). </span></div>
Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-81325453870438099662013-02-23T15:06:00.004+01:002013-02-23T15:16:03.449+01:00Il Medioevo - La ruota della Fortuna<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">San Zeno a Verona e i <i>Carmina Burana</i></span><br />
<i><br /></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-ZGMVUHKjLo4/USi-A9wkLcI/AAAAAAAAAhk/c-ejxqq6dBo/s1600/la-ruota-della-fortuna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="220" src="http://3.bp.blogspot.com/-ZGMVUHKjLo4/USi-A9wkLcI/AAAAAAAAAhk/c-ejxqq6dBo/s320/la-ruota-della-fortuna.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tra i simboli iconografici che accompagnano l'immaginario collettivo medioevale si pone la <i>Ruota della Fortuna</i>, o semplicemente <i>Rota</i>, che nel corso dell'evoluzione critica diverrà il termine di definizione dei rosoni centrali delle facciate delle chiese, soprattutto romaniche </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">settentrionali</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Il termine <i>fortuna, </i>nella sua accezione originaria latina, è da intendersi essenzialmente come "sorte" oppure "fato", quell'equilibrio precario e mutevole, in cui tutto evolve e gira: ciò che in origine si trova in alto cadrà, e viceversa (da qui l'utilizzo iconologico di una ruota).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"></span></div>
<a name='more'></a><span style="color: white;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Le radici culturali dell'immagine della <i>Ruota della Fortuna</i>, sono eredità diretta della letteratura latina, e attingono al <i>De consolatione philosophiae</i> di Severino Boezio (VI sec.), una sorta di dialogo tra l'autore e la Filosofia personificata, con inserti poetici.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">L'opera, scritta mentre attendeva in prigionia la sua esecuzione (per l'accusa di connivenza), si apre con un lamento dell'autore circa la sventura che la colpito, subito gli appare la Filosofia, sotto le spoglie di una luminosa figura di donna, esortandolo dapprima a rassegnarsi alla sua <i>sorte</i>, proseguendo con un dibattito su bene e male nel mondo, che in realtà conducono gli uomini alla salvezza: il sommo bene consiste nella felicità, la quale è unicamente </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">fissata in Dio creatore e nell'accettazione della sua volontà. </span></div>
<blockquote class="tr_bq">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="font-size: x-small;">- Ti sei affidato al governo della fortuna: devi sottostare agli umori della tua padrona. Tu ti sforzi invece di fermare il movimento impetuoso della Ruota che gira? </span></span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: x-small;">Ma, o stoltissimo tra i mortali, se principia a star ferma, la sorte cessa di essere ... -</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> </span></span></blockquote>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In sintesi Boezio, riflette sulla visione teologica del <i>casus</i>, per cui i casuali e funesti mutamenti, gli eventi e le decisioni </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">dell'uomo, sono </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">inevitabili per quanto provvidenziali e fanno parte di un piano divino, e può ben essere rappresentato come una ruota su cui l'uomo compie il giro di caduta e salvezza. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">L'immagine della </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Ruota </i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">appare così, nel Medioevo, in miniature, vetrate, affreschi, sculture, rosoni, persino nel gioco dei Tarocchi. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="line-height: 19.1875px;">Tra gli esempi iconografici, a mio parere tra i più interessanti, </span></span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">di </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">Ruota della Fortuna</i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">, si pongono certamente il <b>rosone della basilica di San Zeno a Verona</b> (XII-XIII sec.) ed il <b>testo poetico </b><b style="font-style: italic;">O Fortuna</b>,<b> del Codex Latinus Monacensis </b></span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">(XIII sec.)</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">, meglio conosciuto con il titolo, non originale, di </span><b style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">Carmina Buranus</b><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">. </span></span></div>
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;"><br /></span>
</span><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-XqVifOXZY_c/USjCmQkk-UI/AAAAAAAAAh4/uGs_QoMYAG8/s1600/2079410828_e73efc5bae_z.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: justify;"><span style="color: white;"><img border="0" height="240" src="http://2.bp.blogspot.com/-XqVifOXZY_c/USjCmQkk-UI/AAAAAAAAAh4/uGs_QoMYAG8/s320/2079410828_e73efc5bae_z.jpg" width="320" /></span></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Basilica di San Zeno, Verona (part.).</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">Sulla facciata semplice ed al tempo stesso possente di San Zeno, spicca il rosone, una delle prime finestre romaniche, caratteristica che passerà successivamente al Gotico, opera dello scultore Brioloto. </span><br />
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">La cornice più esterna del rosone è decorata da sei statue che raffigurano le alterne vicende umane: la prima figura rappresenta un uomo saldamente in trono, che precipita, continuamente schiacciato dalla sventura e poi in ripresa e risalita, andando così a creare la Ruota della Fortuna, detta appunto di San Zeno.</span><br />
<span style="color: white;"><br /></span>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><span style="color: white;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-pF-bMaLBrpI/USjEHYA2o6I/AAAAAAAAAiE/PLkN7VmZWN8/s320/407px-CarminaBurana_wheel.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="217" /></span></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Miniatura La Ruota della Fortuna, <br />Codex Buranus.</span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: white; text-align: justify;"><br /></span></span></div>
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: white;"><br /></span>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">E' famoso soprattutto per essere divenuto il prologo di una cantata scenica tra le più conosciute al mondo </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">per la sua coinvolgente potenza musicale (colonna sonora di molte pellicole cinematografiche)</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">, musicata da Carl Orff, il testo poetico </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Fortuna imperatrix mundi</i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">, presente nel codice manoscritto originale, proveniente dal convento di Benediktbeuern (l'antica </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Bura Sancti Benedicti</i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">, fondata da San Bonifacio in Baviera) e attualmente custodito nella Biblioteca Nazionale di Monaco. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">La meravigliosa congiunzione di miniatura e testo, soprattutto se lette oggi, ascoltando il prologo musicale creato da Orff, permettono una profonda comprensione del concetto medioevale di sorte e la forza suggestiva con cui influiva sull'uomo medioevale:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">- O Fortuna</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">velut luna</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">statu variabilis,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">semper crescis</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">aut decrescis;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">nunc obdurat</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">et tunc curat</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">ludo mentis aciem,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">egestatem,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">potestatem</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">dissolvit ut glaciem</span>. -</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"> <i>O Fortuna, Codex Buranus</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">O Sorte</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">come la luna</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">tu sei variabile,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">sempre cresci</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">o decresci;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">la vita odiosa</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">ora indurisce</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">e ora conforta,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">per gioco, l'acutezza della mente;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">miseria,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">potenza</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">dissolve come ghiaccio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: white;">Aggiungo il link youtube dove poter ascoltare l'intero pezzo <i>O Fortuna - Fortuna imperatrix mundi</i>, musicata da Carl Orff:</span> <span style="color: orange;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=ReRH5K8yFwI">http://www.youtube.com/watch?v=ReRH5K8yFwI</a>.</span></span></div>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: #eeeff3; font-family: verdana, tahoma, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 21.75px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.1875px;"><br /></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: verdana, tahoma, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 21.75px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-55402492339042317672013-02-22T18:51:00.001+01:002013-02-25T21:10:44.798+01:00Nel nome del figlio<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">Storie di natività, fughe e passioni nell'arte, </span><br />
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">raccontate con fervida passione da Vittorio Sgarbi</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-398DcreHVcg/USeYoZ_O96I/AAAAAAAAAes/bg8vlVpdZoo/s1600/in+nome+del+figlio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-398DcreHVcg/USeYoZ_O96I/AAAAAAAAAes/bg8vlVpdZoo/s1600/in+nome+del+figlio.jpg" width="234" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">
Narrare la storia dell'arte sacra dal punto di vista dell'uomo che è stato incarnazione di Dio, raccontare la tenerezza di una mamma che tiene in braccio il proprio Bambino, appena nato, rappresentare la forza espressiva dei gesti di quel Dio che fu uomo, descrivere lo sguardo commosso di pietà di un Cristo sofferente sulla croce, posare uno sguardo impietosito su un'anziana madre che sorregge il corpo esanime del figlio trucidato, questo è il senso più profondo dell'ultima opera letteraria di Vittorio Sgarbi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Nel nome del figlio</i> è un prezioso volume, in cui più di 500 anni di storia dell'arte sacra (e non solo), vengono attraversati ponendo al centro, quale soggetto iconografico ed iconologico il Figlio, nella certezza che <le rivoluzioni le fanno i padri. Le fanno i figli> (Sgarbi). </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Le opere sono presentate una ad una in una concatenazione che segue l'ordine cronologico e concettuale dell'analisi, dalla grande verità per cui l'Uomo che riuscì a sconfiggere la morte in nome di tutti gli uomini, ha dato il via alla più grande rivoluzione della storia umana. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Opere tra le più significative e coinvolgenti della nostra storia artistica, dal XIII secolo al Novecento, ma anche opere minori, spesso non accreditate con giusta attenzione e stima dalla critica. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-aPJPA9mJJJA/USeiBx-PnkI/AAAAAAAAAe0/2A6DpZpaY6w/s1600/tavola-s-agata-.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://1.bp.blogspot.com/-aPJPA9mJJJA/USeiBx-PnkI/AAAAAAAAAe0/2A6DpZpaY6w/s1600/tavola-s-agata-.jpg" width="209" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Maestro di Sant'Agata, <br /><i>Tavola di Santa'Agata</i>, Cremona</span>.</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La lettura analitica offerta dall'autore coinvolge quasi sentimentalmente il lettore (rispettando la fervida capacità descrittiva "sgarbiana"), i continui confronti ragionati, i rimandi ad opere precedenti o posteriori a quella descritta, tengono alto il livello di attenzione della lettura, favorendo, anche, e soprattutto, nel lettore "non addetto ai lavori" una capacità di ragionamento artistico per comparazione e collegamenti. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Seppur sia difficile selezionare ciò che più mi ha coinvolto nella lettura, voglio di seguito citare alcune delle sezioni e delle letture critiche del volume.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white; font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Coinvolgente è la descrizione della <i>Tavola di Sant'Agata</i>, scoperta da Roberto Longhi, che Sgarbi pone </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">nel volume </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">come opera di partenza della pittura moderna, con il suo volgare lombardo. Forte ed incisiva è la descrizione delle scene, caratterizzate da un'attenta ricerca della verità (di racconto, come di rappresentazione), inaspettato il rimando al Futurismo di Giacomo Balla.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-V7ApGrb-qTI/USepk9-rhnI/AAAAAAAAAe8/oJr4HgrsJB0/s1600/SIMBOLI+Piero+della+Francesca,+Resurrezione+290-366.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="http://1.bp.blogspot.com/-V7ApGrb-qTI/USepk9-rhnI/AAAAAAAAAe8/oJr4HgrsJB0/s1600/SIMBOLI+Piero+della+Francesca,+Resurrezione+290-366.jpg" width="158" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Piero della Francesca, <i>Resurrezione</i>,<br />Pinacoteca Comunale, San Sepolcro.</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><span style="color: white;">Piacevole è la lettura della <i>Resurrezione </i>e del ciclo di affreschi di Arezzo di Piero della Francesca che precede, non casualmente, il <i>Cristo morto</i> del Mantegna, che porta ad estreme e più elaborate conseguenze proprio le ricerche sulla plasticità del corpo di Cristo, compiute da Piero della Francesca, che lo stesso Michelangelo studierà con attenzione per la genesi del Cristo del suo <i>Giudizio Universale</i>.</span> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-CZClRCJ_y18/USeqZ6_PEgI/AAAAAAAAAfE/9gplJV-zewQ/s1600/mantegna-cristo-morto-t_jpg.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><img border="0" height="175" src="http://1.bp.blogspot.com/-CZClRCJ_y18/USeqZ6_PEgI/AAAAAAAAAfE/9gplJV-zewQ/s1600/mantegna-cristo-morto-t_jpg.jpg" width="200" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-size: x-small;">Andrea Mantegna, <i>Cristo morto</i>, <br />Pinacoteca di Brera, Milano.</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<br />
<br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Leonardo da Vinci si pone come artista <i>d'overture </i>della sezione "Questo è il mio corpo", con l'ideale percorso che, partendo dall'incompiuta <i>Adorazione dei Magi</i>, passando per il <i>Battesimo di Cristo</i> (in collaborazione col Verrocchio) e la <i>Vergine delle rocce,</i> conduce all'<i>Ultima cena, </i>per affermare di volta in volta la rivoluzione compiuta </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">a partire dallo stesso Giotto</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">, nello spirito degli artisti, per cui l'artista è un genio e non più un semplice artigiano. </span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><span style="color: white;">Leonardo, riflette sugli episodi sacri cercando risposte razionali, che trovano la massima espressione nella scelta iconografica dell'<i>Ultima cena</i>, dove si voluto fermare nel tempo il momento immediatamente successivo all'annuncio fatto da Gesù ai suoi discepoli <qualcuno tra voi mi tradirà>, fotografando in pittura la carica emotiva e di gestualità degli apostoli sconvolti.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-farsMlibLvk/USeuAl7OAYI/AAAAAAAAAfM/9g0DK_46s28/s1600/Leonardo_da_Vinci_(1452-1519)_-_The_Last_Supper_(1495-1498).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="163" src="http://4.bp.blogspot.com/-farsMlibLvk/USeuAl7OAYI/AAAAAAAAAfM/9g0DK_46s28/s1600/Leonardo_da_Vinci_(1452-1519)_-_The_Last_Supper_(1495-1498).jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Leonardo da Vinci, <i>Ultima cena</i>, <br />(ex) refettorio di Santa Maria delle Grazie, Milano. </span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: white;"><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Vittorio Sgarbi, </span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><i>Nel nome del figlio. Natività, Fughe, Passioni nell'arte</i>, Bompiani Editore.</span></span></div>
<br />Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-31831316227966579872013-02-21T16:49:00.003+01:002013-02-21T20:57:40.634+01:00La Tempesta del Giorgione ed il Tiberio di Pascoli<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Tra i grandi dibattiti della critica d'arte, il "caso" della <i>Tempesta </i>di Giorgione (1506-08) è certamente uno dei più affascinanti, per taluni ancora un mistero, per altri chiaro e limpido come lo stesso fulmine che illumina il cielo di questa scena dal sapore arcadico.</span></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-Aai90nfsOLE/USY6kT49kTI/AAAAAAAAAc0/wuszKs79aQo/s1600/350px-Giorgione_019.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-Aai90nfsOLE/USY6kT49kTI/AAAAAAAAAc0/wuszKs79aQo/s1600/350px-Giorgione_019.jpg" height="400" width="355" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">Giorgione, <i>Tempesta </i>(1506-08), Gallerie dell'Accademia, Venezia.</span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a name='more'></a><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">Personalmente ho sempre concordato con la lettura fatta da Wind, nella sua </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">Eloquenza dei simboli</i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;"> del 1992, appoggiata dallo stesso Ballarin, secondo cui il soldato sia essenzialmente una personificazione della forza, la donna intenta ad allattare il bambino rappresenti la Carità e le colonne spezzate una sorta di debolezza e sconfitta di fronte alla forza della natura, rappresentata dal fulmine che squarcia il cielo, (di Castelfranco o Padova?), vera protagonista della scena, di cui Giorgione offre una straordinario senso ed un esplicito ruolo da protagonista, contro la quale noi uomini siamo assolutamente inermi.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Un affascinante, </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">quanto</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">difficile, ipotesi di lettura, mi è sorta, a seguito dell'analisi del poemetto </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Tiberio (</i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">detto </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">poppante</i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">, nella bozza del testo)</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">, dai </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Conviviali</i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> di Pascoli (1895-1904).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Il breve poema di quattro terzine, organizzato su modello dantesco, narra un episodio dell'infanzia dell'imperatore Tiberio (il Pascoli usa come fonte Svetonio), il quale sorpreso assieme al padre Claudio Nerone e alla madre Livia in Grecia, nel bel mezzo di una foresta sul monte Borèo in Arcadia, da un incendio, corse serio pericolo di vita. </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Il poemetto pascoliano si conclude così:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"> <span style="font-size: x-small;">- Livia tranquilla, indomita, ribelle,</span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">tra i rossi òmeri de' gladiatori,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: x-small;">nutre Tiberio con le sue mammelle. -</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">E' possibile ipotizzare che Giorgione abbia letto, o che almeno conoscesse, l'episodio della vita di Tiberio descritto da Svetonio e che ne fosse rimasto profondamente colpito fino a creare un'opera come la <i>Tempesta</i>, modificando il ruolo del protagonista: non più il piccolo Tiberio, bensì la natura che mise a dura prova la sua forza?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Oppure, Pascoli, disegnatore e poeta, come fu lo stesso pittore di Castelfranco, può aver visto l'opera di Giorgione ed essere rimasto affascinato dal suo mistero iconografico da azzardare una sua velata lettura poetica con il poemetto del 1896 sopraccitato?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Le ipotesi, finora mai studiate ed analizzate in profondità e con metodo critico, rimangono aperte.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="background-color: white; font-family: sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.1875px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; font-family: sans-serif; font-size: 13px; line-height: 19.1875px;"><br /></span>
Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-56580118489715782702013-02-15T21:15:00.001+01:002013-02-15T21:15:40.272+01:00Quantità o qualità in una mostra d'arte?<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Diciamolo francamente, di mostre temporanee o itineranti negli ultimi tempi se ne organizzano davvero molte, quasi a mostrare che la situazione della cultura artistica in Italia sia una sorta di Giano bifronte, con due facce: quella della decadenza (anche e, soprattutto, fisica) dei beni culturali, e quella, splendente e propositiva, di mostre ed esposizioni, finanziate in particolare dalle grandi istituzioni bancarie nazionali, che riescono a portare nelle nostre città grandi capolavori.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-MBo2DVyZN10/UR5XKJhqARI/AAAAAAAAAcE/dh6BhoZECL4/s1600/597795_138451_resize_526.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-MBo2DVyZN10/UR5XKJhqARI/AAAAAAAAAcE/dh6BhoZECL4/s1600/597795_138451_resize_526.jpg" height="238" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span><br />
<a name='more'></a></div>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">Ma, mi domando, i titoli posti a mostre ed esposizioni rendono giustizia e verità a ciò che realmente si va a vedere? O, talvolta, un buon titolo, come marketing pubblicitario insegna, è un buon amo con lenza? Intendiamoci, non dico che i titoli siano completamente menzogneri o traggano in inganno il potenziale pubblico, ma a mostra visitata, occorre interrogarsi se il </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;">fil rouge</i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; text-align: justify;"> introdotto dal titolo sia stato rispettato ed il suo messaggio donato. </span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La riflessione nasce dalla lettura di recensioni e critiche sulla mostra itinerante <i>Da Botticelli a Matisse. Volti e figure</i> trasferitasi, con qualche piccolo cambiamento, a inizio febbraio, da Vicenza a Verona (a Palazzo della Gran Guardia) e curata da Marco Goldin che pare non rispondere esattamente e coerentemente al titolo. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-L2qw1YbbE0M/UR6S-saRVII/AAAAAAAAAcY/ZN1xcAyLFBQ/s1600/Blog_Tiziano_Emmaus_Tintoretto-thumb-340x248.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-L2qw1YbbE0M/UR6S-saRVII/AAAAAAAAAcY/ZN1xcAyLFBQ/s1600/Blog_Tiziano_Emmaus_Tintoretto-thumb-340x248.jpg" height="232" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tintoretto, <i>Cena in Emmaus </i>(1559)</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In sostanza la critica sollevata a Goldin è quella di essere riuscito sapientemente a raccogliere un cospicuo numero di capolavori, assolutamente eterogenei, e aver dato una logica superficiale all'esposizione, senza un'indagine "scientifica" che potesse offrire un senso più profondo e ricco. Le prime due sale della mostra offrono capolavori di soggetto sacro (</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">tavole dell'Angelico, del Lippi, di Giovanni Bellini, Tiepolo, Antonello da Messina, Botticelli, Caravaggio, per fare qualche nome sonante) per indagare la </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">raffigurazione del volto del Cristo terreno, nelle restanti tre vi è una ricca </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">esposizione di opere che spaziano da van Gogh, a Modigliani, a Munch, passando per Renoir, Manet e Monet, il cui criterio espositivo pare perdersi durante la visita, dove sembra difficile dare un senso a quella commistione di sacro e profano, e dare un significato al senso generativo della mostra.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-yWEOKY95lx0/UR6TGia-iZI/AAAAAAAAAcg/GXN81MFTZD4/s1600/danza-a-Bougival.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-yWEOKY95lx0/UR6TGia-iZI/AAAAAAAAAcg/GXN81MFTZD4/s1600/danza-a-Bougival.jpg" height="320" width="192" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Renoir, <i>Danza a Bougival </i>(1883)</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Mi domando: è completamente negativo visitare una mostra dove sembra labile il significato del percorso visivo e conoscitivo, oppure la stessa visione dell'opera d'arte, indipendentemente dal contesto tematico in cui ci viene presentata, ha di per sé grandi cose da raccontarci? </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">E ancora, meglio una mostra ricca di opere ma in cui non viene rispettato l'intento espositivo, o una mostra composta da pochi pezzi, ma che insieme possono offrici un punto di vista completo e che risponde pienamente al "titolo della mostra"?</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In sostanza quantità o qualità in una mostra d'arte? </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Credo si possa solamente dire, per ora, che, laddove vi sono significative opere in esposizione, il primario (e più piacevole) compito del visitatore è apprezzare e cogliere a pieno il messaggio e la bellezza che ogni singola opera riesce a donare. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">In un secondo momento, è possibile recepire, se presente, quel sottile <i>fil rouge</i>, che aggiunge valore ad un'esposizione, rispondendo al perché queste opere sono presentate insieme, potendo così ragionare per ampi spazi di veduta, nel brillante esercizio del confronto, è il caso di dirlo, <i>face to face</i>. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Foto: </span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">una delle sale espositive della Gran Guardia a Verona, da <a href="http://www.larena.it/">larena.it</a>;</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">due delle opere esposte nella mostra veronese </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Da Botticelli a Matisse. Volti e figure</i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"><br /></span>
<br /></div>
Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-83966007980373878982013-02-12T21:22:00.000+01:002013-02-12T21:25:29.304+01:00David Bowie is...<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b>Al V&A Museum una retrospettiva sul maestro dell'eclettismo in musica</b></span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;"><b><br /></b></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-0Is0bTp9YxY/URpR7YxnDVI/AAAAAAAAAa4/fM_9_s-VA3I/s1600/bowieva.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="168" src="http://3.bp.blogspot.com/-0Is0bTp9YxY/URpR7YxnDVI/AAAAAAAAAa4/fM_9_s-VA3I/s400/bowieva.jpeg" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Avete in programma di passare qualche giorno a Londra nelle prossime settimane? Bene, per gli amanti di moda, arte ma soprattutto di musica una tappa al <i>Victoria & Albert Museum</i> è obbligatoria, perché dal 23 marzo sarà possibile visitare la prima retrospettiva internazionale dedicata all'evoluzione musicale, stilistica e culturale di David Bowie. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"></span></div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-elS-KIx_s7M/URpWXyHPCiI/AAAAAAAAAbM/8Gd4x0kUchc/s1600/david+bowie+in+striped+bodysuit+for+aladdin+sane+tour+by+kansai+yamamoto+photo+by+masayoshi+sukita+1973.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-elS-KIx_s7M/URpWXyHPCiI/AAAAAAAAAbM/8Gd4x0kUchc/s320/david+bowie+in+striped+bodysuit+for+aladdin+sane+tour+by+kansai+yamamoto+photo+by+masayoshi+sukita+1973.jpg" width="260" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Aladdin Sane tour, bodysuit <br />(foto di Masayoshi Sukita)</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Cosa dire di David Bowie? Un artista eclettico, maestro dell'arte del "trasformismo", capace d'influenzare la cultura negli ultimi 50 anni, a partire proprio dalla moda, dove ha portato il suo estro e la sua creatività d'artista geniale, arrivando a disegnare personalmente costumi, scenografie e copertine d'album. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">La retrospettiva supportata da Frida Giannini, direttore creativo</span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> di Gucci, e Sennheiser, porterà in mostra 300 oggetti, tra testi autografati, film, strumenti musicali ma soprattutto costumi e abiti di scena di un'icona della cultura moderna e contemporanea. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Dal famoso vestito del personaggio Ziggy Stardust (1972) disegnato da Freddy Burretti, con stivali a zeppa e jumpsuit, che consacrò Bowie a icona di stile, alle creazioni realizzate </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">da Kansai Yamamoto </span><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">per la tournée </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Aladin Sane</i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"> del 1973, al famoso cappotto creato da Bowie in collaborazione con lo stilista Alexander McQueen per la cover dell'album </span><i style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">Earthling </i><span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;">del '97. </span><br />
<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif;"></span>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-V25eEq_XEow/URqhTlFOSFI/AAAAAAAAAbo/Zirjc-BWe8o/s1600/earthling+bowie+11_668x445.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="213" src="http://4.bp.blogspot.com/-V25eEq_XEow/URqhTlFOSFI/AAAAAAAAAbo/Zirjc-BWe8o/s1600/earthling+bowie+11_668x445.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">David Bowie,<i> Earthling </i>(cover dell'album)</span></td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Spettacolari gli scatti di fotografi come Helmut Newton, Herb Ritts, John Rowlands (giusto per citare qualche nome!) a conclusione di un'esposizione che attesta la straordinarietà di una rockstar che non si è limitata al mondo della musica, ma che ha saputo spaziare raggiungendo anche i settori dell'arte e del design.</span><br />
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-8ZmMiyfdLlc/URqiUhrqPaI/AAAAAAAAAbw/kZ9aIYBLKI8/s1600/British+Design+Press+Preview+Victoria+Albert+eEr8n8RrS3rl.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="212" src="http://1.bp.blogspot.com/-8ZmMiyfdLlc/URqiUhrqPaI/AAAAAAAAAbw/kZ9aIYBLKI8/s1600/British+Design+Press+Preview+Victoria+Albert+eEr8n8RrS3rl.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;">Ziggy Stardust bodysuit (V&A Museum)</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-91577307754328222592013-02-08T13:36:00.002+01:002013-02-08T19:00:06.611+01:00BULLSHIT NEWS! L'origine dell'Origine del Mondo! Che scoperta!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-ysdEtSsdIPg/URTurdtKzrI/AAAAAAAAAJY/bVzJLyotFl8/s1600/Art-le-visage-de-l-Origine-du-monde-de-Courbet-devoile_mode_une.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-ysdEtSsdIPg/URTurdtKzrI/AAAAAAAAAJY/bVzJLyotFl8/s320/Art-le-visage-de-l-Origine-du-monde-de-Courbet-devoile_mode_une.jpg" width="249" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Da giorni si rincorrono le voci su questa "scoperta"...Trovato il viso del famoso quadro "l'origine du monde".</div>
<div style="text-align: justify;">
-.-!</div>
<div style="text-align: justify;">
Non diciamo fesserie...</div>
<div style="text-align: justify;">
Courbet non ha mai nascosto l'origine dell'"Origine" (scusate il giro di parole)....</div>
<br />
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Si tratta di Joanna J. Hefferman detta "la bella Jo" (o anche "la bella irlandese"). Il pittore Whistler suo amante per molti anni la ritrasse spesso, così come Courbet qui nel famoso quadro eseguito a Trouville nel 1866. Eccola qui sotto in un altro ritratto di Courbet esposto al Metropolitan "Jo, la bella irlandese".</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-u4i6gb1MC68/URTwogIjT8I/AAAAAAAAAJk/hKq8Zh4cHY8/s1600/DT1909.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="272" src="http://3.bp.blogspot.com/-u4i6gb1MC68/URTwogIjT8I/AAAAAAAAAJk/hKq8Zh4cHY8/s320/DT1909.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
PS: Cito una frase ai giornalisti che parlano di "<i>quadro scandalo</i>" (come Repubblica e Corriere) ...<br />
"Chi vede sporcizia ha lo sguardo sporco"matteohttp://www.blogger.com/profile/08134816866247354088noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-36778768827995744602013-02-08T13:22:00.000+01:002013-02-08T19:01:56.878+01:00Francia: Imbrattata l'opera "La libertà che guida il Popolo" di Delacroix <div style="text-align: justify;">
Uh là là! Garder un chien de sa chienne! </div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Non è solo l'Italia che si dovrebbe preoccupare di salvare le Opere Nazionali.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi al Louvre è successo l'inimmaginabile, se ci fosse ancora la decapitazione in queste ore una giovane francese perderebbe la testa.</div>
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<div>
<div style="text-align: justify;">
Non esagero. </div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Il simbolo della libertà francese: "La libertà che guida il popolo", opera del 1830 che simboleggia la lotta dei parigini contro la politica reazionaria di Carlo X di Francia ( ricorda nulla le tre gloriose giornate di luglio? vabbè...) è stata imbrattata.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi infatti una giovane di 28 anni ha deciso di munirsi di evidenziatore e scrivere in basso (vicino alla cornice) una frase che secondo le prime testimonianze avrebbero a che fare con l'11 settembre 2001! @.@!</div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-OyIDn_HjVZk/URTtrG5sVAI/AAAAAAAAAJM/vhetgFSf7lI/s1600/PIC1703O.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="253" src="http://3.bp.blogspot.com/-OyIDn_HjVZk/URTtrG5sVAI/AAAAAAAAAJM/vhetgFSf7lI/s320/PIC1703O.jpg" width="320" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
La ragazza ovviamente è stata immediatamente bloccata da alcuni turisti e da una guardia ( e speriamo manganellata).</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Il Louvre velocemente ha fatto sapere che la scritta pare superficiale e quindi facilmente rimovibile, ma tranquilli, ci sono già restauratrici che si stanno occupando del danno. </div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Se succede anche in Francia, allora dai consoliamoci, mal comune mezzo gaudio... intanto però a pagarne le spese sono le opere...</div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
matteohttp://www.blogger.com/profile/08134816866247354088noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-45468117056716144582013-02-07T19:02:00.000+01:002013-02-07T20:57:53.088+01:00Contemporaneo non più contemporaneo <div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="color: white; font-size: large;"><b>Arte non più arte</b></span></span><br />
<span style="font-family: Georgia, serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Georgia, serif;">Un articolo di Stefano Zecchi pubblicato su <a href="http://www.artein.it/">artein.it</a></span><span style="font-family: Georgia, serif;"> dal titolo emblematico
<La stucchevole ripetitività estetica del nostro tempo produce false
novità>, mi ha dato modo di ragionare ancora una volta sui concetti, ormai
eccessivamente dilatati e sopravvalutati, di "arte" e
"contemporaneo". </span><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-XRIG-keG4Rs/URPibqn3HVI/AAAAAAAAAYs/0jmbLTpPFWQ/s1600/041_Piero_Manzoni_Merda_26_1961.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="http://2.bp.blogspot.com/-XRIG-keG4Rs/URPibqn3HVI/AAAAAAAAAYs/0jmbLTpPFWQ/s1600/041_Piero_Manzoni_Merda_26_1961.jpg" width="195" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Piero Manzoni, <i>Merda d'artista </i></td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 13.5pt;"></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: Georgia, serif;">Da quando ho cominciato a studiare arte,
soprattutto a livello universitario, ho dibattuto con compagni e docenti, in
più occasioni, se effettivamente sia ancora possibile parlare di contemporaneo,
ma soprattutto di arte, negli ultimi vent’anni. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: Georgia, serif;">Credo sia sotto gli occhi di tutti, specialmente
degli “addetti ai lavori”, cosa sia diventata l'arte in questi ultimi anni:
accostata troppo stesso alla parola "design", come se l'arte dovesse
solamente arredare, declinata in pannelli per riempire le pareti o
sculture-soprammobili ed espressa in forme estreme ed esasperate, ma
soprattutto ripetitive con la pretesa d’innovazione mancante in profondità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: Georgia, serif;">Un’arte figlia non del processo creativo
dell'artista libero da convenzioni mentali e materiali, ma del mercato finanziario
mondiale e dei suoi "broker d'arte".<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: Georgia, serif;">Fiere d'arte, mostre-mercato, ma anche vernissage e inaugurazioni, sono ormai divenuti eventi mondani a cui partecipano anche soggetti assolutamente estrinseci e inconsapevoli di ciò che osservano, ma l'aspetto più grave è che buona parte delle "novità" artistiche sono in realtà ripetizioni estetiche di modelli ben collaudati, ma soprattutto ben piazzabili sul mercato. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: Georgia, serif;">I giovani artisti "nipotini delle neo-avanguardie, i nipotini di Duchamp e degli sperimentalisti" (Zecchi) </span><span style="font-family: Georgia, serif;">ben consapevoli dei meccanismi di questo merchandising, riproducono in serie opere d'arte che divengono, nella realtà, prodotti finanziari.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: Georgia, serif;">Manzoni, nei primi anni '60, aveva lanciato chiaramente, con la sua provocatoria <i>Merda d'artista, </i>il </span><span style="font-family: Georgia, serif;">messaggio che</span><span style="font-family: Georgia, serif;"> </span><span style="font-family: Georgia, serif;">il mercato dell'arte contemporanea era (ed è tuttora) pronto ad accettare letteralmente della merda, purché in edizione numerata ma soprattutto garantita ed autenticata. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: Georgia, serif;">Seppur originale, autentica ed esclusiva, una merda, rimane sempre una merda!</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<br /></div>
Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-17967220419404520762013-02-06T13:31:00.002+01:002013-02-06T13:31:37.056+01:00Crolla l'arte italiana 1° parte- Il silenzioSi sa, "impara l'arte e mettila da parte", dice un vecchio proverbio.<br />
Eppure il problema il Italia è "come la si mette da parte". Il patrimonio artistico italiano è agli occhi del Mondo intero il vero fiore all'occhiello della cultura del Bel Paese. Dall'antica roma l'arte divenne un linguaggio universalmente omogeneo per tutti i popoli europei.<br />
Non c'è quindi da stupirsi che la millenaria storia artistica italiana abbia lasciato un'eredità impressionante di Opere: affreschi, dipinti e sculture.<br />
Il problema, tutto italiano (ovviamente), è che dal dopoguerra l'arte è stata sempre meno considerata.<br />
L'Italia ha preferito l'economia e la finanza a ciò che realmente rendeva Bello il Bel Paese.<br />
Per anni e anni, miliardi di Lire prima, e milioni di euro poi, sono stati impiegati per l'industria, per lo sviluppo, per i consumi in nome di economia così (nell'immaginazione) solida che ha fatto crack nel 2008 portando l'Italia in quella crisi che oggi viviamo con difficoltà.<br />
E l'arte? Bella domanda! Mentre venivano sperperati miliardi l'arte perdeva di importanza entrando in una spirale di emergenza che oggi sembra più che mai inarrestabile.<br />
Stiamo perdendo la nostra cultura. Ogni giorno che passa qualcosa si sbriciola come un vecchio ricordo.<br />
Opere rovinata, muri di Pompei crollati, stanze di musei allagati, sfregi nei monumenti sono solo alcuni esempi della situazione tutta italiana dell'arte.<br />
Ultima in ordine cronologico il crollo di un pezzo di affresco del '500 agli Uffizi crollato rovinosamente su una statua sottostante proprio oggi 6 febbraio 2013.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-Np2UkV7FtNk/URJL7xQMzTI/AAAAAAAAAI8/9juzAnRtNZ0/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-Np2UkV7FtNk/URJL7xQMzTI/AAAAAAAAAI8/9juzAnRtNZ0/s1600/images.jpg" /></a></div>
<br />
Chissà il rumore che ha provocato il pezzo crollato, l'abbiamo sentito? Riusciamo a sentire i tonfi dei muri di Pompei che crollano? Riusciamo a sentire le urla dei direttori museali che non hanno più finanziamenti per sistemare le opere? Riusciamo a sentire l'acqua piovana che entra nei musei?<br />
L'arte che crolla fa rumore, purtroppo però chi dovrebbe occuparsene è sordo!<br />
Dovremmo allora consigliare ai nostri politici un apparecchio acustico così da sentire il rumore che fa l'arte, chissà che sentendo un boato comprendano che a crollare non sono solo le opere ma anche la nostra cultura, la nostra memoria e il nostro passato.matteohttp://www.blogger.com/profile/08134816866247354088noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6893671224657264093.post-81714155422026772202013-02-03T20:25:00.001+01:002013-02-03T20:26:39.986+01:00L'uomo che inventò il rinascimento<span style="font-family: Georgia, 'Times New Roman', serif; font-size: large;">A Padova u</span><span style="font-family: Georgia, Times New Roman, serif; font-size: large;">na mostra imperdibile </span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-FhxQXBw3tYw/UQ6pwAoUIGI/AAAAAAAAAYc/KP--Ba9PADI/s1600/1354869416709_Bembo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-FhxQXBw3tYw/UQ6pwAoUIGI/AAAAAAAAAYc/KP--Ba9PADI/s1600/1354869416709_Bembo.jpg" height="320" width="233" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ha aperto i battenti proprio ieri pomeriggio una mostra davvero unica ed imperdibile: dopo più di 500 anni, tornano, per la prima volta riuniti insieme, i capolavori che Pietro Bembo riunì nella sua casa in via Altinate a Padova, dando vita alla prima collezione di arte rinascimentale e moderna della storia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una mostra che raccoglie, giusto per fare qualche nome, le opere di Bellini, Giorgione, Mantegna, Hemling, Raffaello, Perugino, Cristoforo Romano, nonché di Michelangelo, Sebastiano del Piombo e Giulio Romano. </div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma, nelle sale di Palazzo del Monte di Pietà, nel cuore di Padova, è possibile seguire un percorso espositivo che mostra artisticamente la nascita del Rinascimento, con tutte, o quasi, quelle opere che con passione e fervore Pietro Bembo raccolse nella sua vita. Una collezione che l'umanista veneto che il Bembo raccomandò di conservare nella città patavina, al figlio Torquato, che disattese le indicazioni paterne, dando inizio alla dispersione della preziosa collezione.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'appuntamento è di sicuro irrinunciabile, poiché alcune delle opere esposte sono tornate in Italia per la prima volta e spero di riuscire a visitare la mostra con la dovuta calma nei primi giorni di questa settimana, per poter postare la mia recensione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Intanto vi lascio il link dove potete trovare tutte le informazioni necessarie: <a href="http://www.mostrabembo.it/">mostrabembo.it</a></div>
<div style="text-align: justify;">
Ben accetti commenti o brevi recensioni di chi ha già visitato o visiterà nei prossimi giorni la mostra!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<br />Irene Ahttp://www.blogger.com/profile/10598860352309192558noreply@blogger.com0