La mostra inaugurata lo scorso sabato al Broletto di Novara propone una visione d'insieme dell'influenza della pittura di realtà, promossa dai caravaggeschi, nel novarese; in mostra i capolavori provenienti dalla diocesi e dalle collezioni civiche di Novara e ospite d'onore, cuore dell'esposizione, l'Ecce homo del Caravaggio, proveniente dai Musei di Strada Nuova-Palazzo Bianco di Genova.
Ecce homo, Michelangelo Merisi da Caravaggio, 1605. |
Un intenso lavoro di studio e ricerca ha portato i curatori Anna Maria Bava e Francesco Gonzales alla riscoperta di capolavori di Valentin de Boulogne (il -Valentino Francese, il quale andaua imitando lo stile di Michelagnolo da Caravaggio-come scrisse Giovanni Baglione nel 1642 nelle sue Vite) di Nicolas Tournier, che conobbe l'opera del Caravaggio durante un soggiorno a Roma, Domenico Fiasella, amico stretto di Orazio Gentileschi, Giuseppe Vermiglio, di cui ancora molto si deve conoscere altri esponenti dell'influenza caravaggesca nel Nord Italia.
La mostra è suddivisa in sezioni: il territorio, che propone alcune significative opere della diocesi di Novara, il collezionismo privato con alcuni dipinti da poco restaurati provenienti dai Musei Civici e, nell'ultima sezione, dedicata agli "emigranti", opere provenienti dalla Capitale, ma di pertinenza delle parrocchie del territorio, come il San Carlo in preghiera dello stesso Giovanni Baglione.
Particolarmente interessante il gruppo di opere di Tanzio da Varallo, il pittore di Alagna, rivalutato solamente negli ultimi sessant'anni grazie a Longhi e Testori e forse il più rappresentativo tra i pittori presenti del fervore artistico manifestatosi tra Piemonte e Lombardia, a cavallo tra XVI e XVII secolo.
Capolavori caravaggeschi a Novara. Pittura di realtà a Novara e nel suo territorio
Broletto di Novara, dal 31 maggio al 20 luglio.
Apertura: martedì-venerdi 9-19, sabato-domenica 10-19, lunedì chiuso.
Ingresso gratuito.
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