"Sono i conti del nostro intero patrimonio culturale a esser tragici: tutte le biglietterie statali italiane messe insieme hanno fatto introiti nel 2012 per un centinaio di milioni. Il 25% in meno del Louvre da solo."
Il dato in realtà è mal riportato (e comunque senza fonte ndr ), tranquillizziamo subito i nostri lettori.
Il Louvre è si una macchina da soldi ma temo che siano stati confusi visitatori e introiti. Perchè come vedremo sotto gli introiti dei musei (che non sono solo quelli pubblici facciamo attenzione) sono nettamente superiori ai 100 milioni scritti nell'articolo. Quindi domando a Stella:" Perchè prendere in considerazione solo i musei pubblici (30% dei Musei Italiani) per rapportare il loro introito col Louvre che è il Museo più fraquentato al Mondo?"
Infatti fare un confronto col Louvre è alquanto facile e fuorviante per fare il titolone da prima pagina ma basta poco per comprendere l'incompatibile assonanza tra "musei pubblici" e Louvre. Per prima cosa il museo Parigino è il primo museo più visitato al MONDO. Non d'Europa. Ma del Mondo con più di 10 milioni di visitatori secondo la rivista ArtNewspaper. Un afflusso in aumento del 10% rispetto al 2012 anche grazie all'apertura della nuova ala museale dedicata all'arte islamica.
Calcoliamo poi che dal primo museo più visto al Mondo al secondo (Moma New York ndr) nel 2012 c'era uno scarto di 3 MILIONI DI VISITATORI: 1/3 di meno. (Musei Vaticani si aggirano tra il terzo e il quinto posto in base all'anno con circa 5 milioni di Visitatori quasi la metà del Louvre per rapportare i flussi).
[Sempre in base ai dati ArtNewsPaper si calcolano le VISITE che sono ben diverse dalle ENTRATE museali che sono variabili.
Pensiamo per esempio che in Inghilterra i musei sono gratuiti (ad offerta libera) e al Louvre gli under 26 non pagano seppur venga staccato per loro il regolare biglietto. Quindi per assurdo l'afflusso dei musei nazionali è ovviamente falsata come sono falsati le stime di incasso che hanno mille variabile prese poco in considerazione. Come possiamo paragonare i musei con così tante differenze di politica gestionale?]
Cosa vuol dire poi in Italia "musei pubblici"? Vuol dire Musei gestiti da Enti Pubblici e Amministrazioni e allora definito questo concetto capiamo l'imbroglio del titolo. Le sedi espositive italiane private sono 4.340 di cui veri e propri musei 3409 in tutto il territorio secondo un'articolo del 2009 del Ministero dei Beni Culturali (sotto il link). Scorrendo l'articolo leggiamo che la somma dei musei italiani è 4742(un museo ogni 2 comuni Italiani) secondo solo alla Germania che si aggira sulle seimila unità complessive.
Quindi calcolatrice alla mano 4742-3409= 1333 MUSEI ITALIANI SONO PUBBLICI cioè circa il 30% del TOTALE (dati 2009).
Scorrendo questo articolo ufficiale nel 2006 le persone che hanno visitato enti museali ed espositivi privati sono stati 62 milioni 700 mila. Stima rivista al ribasso poi perché le visite gratuite sfuggono al conteggio. Sempre del 2006 le visite al Musei Pubblici erano 34 milioni e 500 mila. Sommati quindi i visitatori vediamo che ci aggiriamo sui 100 MILIONI DI VISITATORI. Circa 18 mila visite per ogni istituto= 50 visitatori mediamente giornalieri per ciascun museo.
Calcoliamo per curiosità e comprenderne la dimensione che gli spettatori agli stadi del campionato di calcio si aggira complessivamente a 20 milioni di presenze annue. Giusto per fare un paragone.
Sempre i privati nel 2006 dati alla mano rendicontati calcolano un guadagno di 149 MILIONI DI EURO. Circa 90 mila euro ad istituto. E circa 100 MILIONI di euro sono gli introiti pre-crisi dei Musei statali. Diciamo che complessivamente i musei italiani guadagnano 250 milioni di euro.
Analizziamo anche dei dati post-crisi per comprendere i problemi: Touring Club(link sotto) nel dossier 2009 spiega che i primi 30 musei italiani hanno guadagnato 23 MILIONI DI EURO. Sempre nel 2009 secondo il dossier si riportano 95 milioni di visitatori e incassi per 250 milioni di euro. (seppur con una forte flessione generalizzata sui flussi turistici).
Quindi si, la crisi ha certamente portato ad una diminuzione generalizzata dei visitatori Museali però da qui a fare TITOLI catastrofici ne passa.
Ci si potrebbe poi soffermare su varie differenze generali:
a)differenze geografici come l'abisso di introiti che passa tra musei del Nord e musei del Sud.
b)l' immensa frammentazione dei reperti museali che portano automaticamente a introiti frammentati.
c)scarsi investimenti statali e leggi inefficienti sull'organizzazione museale.
d)diversità organizzative,stilistiche e gestionali dei Musei in un ottica soggettiva
Tutti aspetti che meriterebbero analisi singole.
Concludendo, seppur in Italia ci siano molti problemi culturali, economici, politici e gestionali dobbiamo mantenere alta l'attenzione sulle nostre bellezze, Musei e Siti archeologici sono i veri fiori all'occhiello della nostra economia e della nostra storia. Se realmente valorizzati e organizzati la cultura porterebbe introiti ancora più rilevanti e permetterebbe nuovi investimenti sia edilizi sia sul personale.
Non svalutiamo con articoli allarmistici la nostra cultura, non nascondiamo il successo turistico dietro a sterili confronti.
L'Italia sarà in difficoltà ma a mio parere non ha ancora dimostrato al mondo cosa può fare veramente.
http://www.corriere.it/cronache/13_aprile_11/tutti-musei-pubblici-italia-guadagnano-meno-louvre-26-euro_d15f2bc0-a266-11e2-b92e-cf915efd17c3.shtml
http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Ministero/UfficioStampa/News/visualizza_asset.html_2110259751.html
http://static.touring.it/store/document/19_file.pdf
Nessun commento:
Posta un commento