Aprirà i battenti sabato 19 a Palazzo Zabarella un ulteriore
tappa del percorso di conoscenza e presentazione della pittura italiana
dell’800, che nel corso degli ultimi dieci anni ha portato in Veneto,
organizzate in mostre monografiche, artisti come Hayez, Boldini, Signorini,
nonché le opere dei Macchiaioli e del Simbolismo italiano.
G. De Nittis, Fliltration, Hyde Park (1874) |
In mostra 120 opere dell’artista pugliese vicino al verismo
di derivazione francese e all’Impressionismo, tra i più grandi con Boldini
degli Italiens de Paris, artisti che
ben hanno saputo reggere il confronto, in terra straniera, con gli autoctoni
Impressionisti, soprattutto con Manet e Degas.
Le opere arrivano dalle
principali istituzioni museali di Francia, Petit
Palais, Musée Carnavalet di
Parigi e Musée des Beaux-Arts di Reims
oltre cha da alcune tra le più importanti gallerie italiane come la Pinacoteca
De Nittis di Barletta (città natale dell’artista) che raccoglie le opere
rimaste nell’atelier del pittore. Di fondamentale importanza anche i gentili
contributi da prestigiose raccolte private di oculati collezionisti, da cui
pervengono veri e propri capolavori e opere meno note, ma sostanziali per una
conoscenza approfondita.
G. De Nittis, Lungo la Senna (1875 ?) |
La mostra curata da Emanuela Angiuli e Fernando Mazzocco, con il patrocinio delle Fondazioni Bano e Antonveneta, è un'occasione imperdibile per chi, come me ama gli ultimi decenni dell'800 europeo e vuole conoscere l'unicità dello stile di De Nittis e la sua capacità di cogliere a pieno, ed esporre, lo spirito del tempo, dai privilegiati osservatori di Parigi e Londra.
G. De Nittis, Westminster (1878) |
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