venerdì 11 gennaio 2013

La conoscenza di un giovane artista...la voglia di continuare a parlare di arte!


Conosco casualmente Alessandro Capuzzo, giovane artista polesano, che con molta semplicità mi parla della sua passione per l’arte e delle sue opere incentrate sulla sperimentazione materica e cromatica, mi mostra alcune fotografie delle sue ultime creazioni e m’invita all’inaugurazione della sua prima esposizione personale, a Palazzo Patella, sede municipale di Villadose nel rodigino, in collaborazione con Itinerarte.



Ed eccomi qui, a raccontarvi questa esperienza di colore e forme , dove le linee semplici si trasformano in complesse ma sinuose parabole che incorniciano campi cromatici ricchi, corposi. 
A colpirmi, in modo particolare, sono stati i pannelli costituiti da un’intelaiatura lignea, vera essenza delle composizioni più significative di Alessandro, formata da linee di marcatura che offrono anima e corpo al progetto “figurativo” dell’opera. Linee spesse, forti, caratterizzate da un levigato dinamismo vanno a comporre gli spazi cromatici, congiunti tra loro nel formare primitive ed essenziali figure. 



Si tratta di un'iconografia materico-formale, dove infonde significato non il ragionamento iconografico di sapore accademico, ma l'istinto figurativo di un giovane artista che non smette di trovare stimoli nuovi utilizzando poche forme, linee e colori.
La bidimensionalità viene superata dalla concretezza della materia (legno, vetro, sabbia etc.) che va a formare l’opera stessa, le forme e i colori vanno a comporsi in un’armonia di movimento che invade la dimensione dello spettatore che rimane affascinato da questo “colore che si fa movimento”.
Pannelli e quadri ma non solo, complementi d'arredo divertenti e sognanti, che ammetto desidererei possedere, come paraventi, lampade in vetro o plexiglass illuminate a neon, tavolini e sculture.

Una sperimentazione artistica, quella di Alessandro, che parte da forme semplici e immagini, che azzarderei definire "da design commerciale" (come ad esempio le linee essenziali dei fiori, girasole e rose, tratti distintivi dell'artista), ma dove è l'oculata scelta cromatica (se di scelta, e non di ispirazione si può parlare) che realizza quella sensazione visiva irreale, quasi fiabesca, che colpisce certamente.















Se volete conoscere direttamente questo giovane vi lascio i link del suo sito personale alessandrocapuzzo.it
e della sua pagina facebook Capuzzo Artdesigner

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