martedì 15 gennaio 2013

Sabato l'inaugurazione della mostra "De Nittis" a Padova




Aprirà i battenti sabato 19 a Palazzo Zabarella un ulteriore tappa del percorso di conoscenza e presentazione della pittura italiana dell’800, che nel corso degli ultimi dieci anni ha portato in Veneto, organizzate in mostre monografiche, artisti come Hayez, Boldini, Signorini, nonché le opere dei Macchiaioli e del Simbolismo italiano.

G. De Nittis, Fliltration, Hyde Park (1874)
In mostra 120 opere dell’artista pugliese vicino al verismo di derivazione francese e all’Impressionismo, tra i più grandi con Boldini degli Italiens de Paris, artisti che ben hanno saputo reggere il confronto, in terra straniera, con gli autoctoni Impressionisti, soprattutto con Manet e Degas. 
Le opere arrivano dalle principali istituzioni museali di Francia, Petit Palais, Musée Carnavalet di Parigi e Musée des Beaux-Arts di Reims oltre cha da alcune tra le più importanti gallerie italiane come la Pinacoteca De Nittis di Barletta (città natale dell’artista) che raccoglie le opere rimaste nell’atelier del pittore. Di fondamentale importanza anche i gentili contributi da prestigiose raccolte private di oculati collezionisti, da cui pervengono veri e propri capolavori e opere meno note, ma sostanziali per una conoscenza approfondita. 

G. De Nittis, Lungo la Senna (1875 ?)
La mostra curata da Emanuela Angiuli e Fernando Mazzocco, con il patrocinio delle Fondazioni Bano e Antonveneta, è un'occasione imperdibile per chi,  come me ama gli ultimi decenni dell'800 europeo e vuole conoscere l'unicità dello stile di De Nittis e la sua capacità di cogliere a pieno, ed esporre, lo spirito del tempo, dai privilegiati osservatori di Parigi e Londra.

G. De Nittis, Westminster (1878)


G. De Nittis, Colazione in giardino (1883)

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